Savona. “Schirru è bravo. E’ un lavoratore indefesso ed è preciso. E’ una persona che conosco e stimo ma non ha esperienza amministrativa. E’ inesperto. Gli servono amici come me. Vorrei mettere a disposizione la mia competenza e fare l’assessore alla Cultura”. A commentare il nome di Angelo Schirru come candidato per lo schieramento di centro destra è il presidente del consiglio comunale di Savona Renato Giusto.
“Essere un buon chirurgo non significa essere un buon amministratore – ribadisce Giusto -. Sicuramente vuol dire essere una persona precisa, in gamba e preparata ma un buon sindaco deve avere intorno delle persone con capacità e esperienza che lo possano consigliare in maniera seria e con competenza. Si dovrà attorniare di persone capaci, preparate e soprattutto amiche”. Il riferimento è proprio a lui stesso esperto e appassionato di cultura oltre che amico: “Ci conosciamo da quando eravamo studenti di medicina – sottolinea Giusto – quando andavamo alla Clinica Riviera”.
E aggiunge senza mezzi termini: “Io ho la competenza e sono suo amico. Anche se il posto se l’è guadagnato mi deve anche un po’ di riconoscenza perché lo ha potuto ottenere perché io me ne sono andato. Lui ha intrapreso quella carriera, facendo sicuramente il bene della città, perché io ho deciso di fare l’internista”.
“Schirru sindaco dovrebbe ‘sfruttare’ la mia amicizia per risolvere i problemi legati alla cultura. Vorrei l’assessorato alla cultura, non lo chiedo con veemenza ma credo di avere la competenza e l’esperienza per poterlo fare”. Così Giusto si propone come assessore alla cultura di una nuova ipotetica giunta di centro destra e non si tira indietro da una nuova candidatura: “Voglio ancora dare il mio apporto alla città che mi vede particolarmente affezionato ancora per qualche anno”.
A livello cittadino, è uno degli esponenti del partito di Giorgia Meloni di maggiore rilievo. Il recente passaggio dalla Lega a Fratelli d’Italia potrebbe portare a ottenere, nella nuova giunta, un assessorato. In caso di vittoria della sua coalizione i numeri del partito non possono essere trascurati e, tenuto conto che il sindaco è rappresentante della “società civile” e il vice sindaco è in quota Lega, sicuramente un assessorato spetta a Fratelli d’Italia.
Se la partita per la delega alla cultura non andasse a buon fine, Giusto ha già pronto il piano B: “Dicono che io abbia rivestito questo ruolo in modo soddisfacente, non mi dispiacerebbe essere rieletto come presidente del consiglio comunale. Anche se sicuramente saprei dare di più in campo di cultura”.
Nessun rancore per la scarsa, se non nulla, considerazione ottenuta nel toto nomi per la carica di sindaco dovuto alla necessità di trovare il tempo, tra lavoro e passioni, per molti impegni, oltre a quelli istituzionali: “Non ho mai desiderato ricoprire questo ruolo perché sono molto affezionato al mio lavoro e alla cultura. Entrambe attività che mi richiedono molto impegno. Rivestire la carica di primo cittadino per me sarebbe esagerato, non riuscirei a dedicarmi anche alla medicina e dare il mio apporto nella cultura cittadina”.