Per la ripresa

Riduzione Tari a Savona, Di Padova (PD): “Boccata d’ossigeno, ma sono escluse le associazioni di volontariato”

"La tenuta della nostra città si misura nell'attenzione nei confronti del mondo dell'associazionismo, del terzo settore e delle società di mutuo soccorso"

elisa di padova

Savona. “La riduzione delle tariffe Tari nei confronti dei commercianti, richiesta dal nostro gruppo insieme agli altri colleghi di minoranza già dall’anno scorso, è senza dubbio una boccata d’ossigeno per il mondo del commercio. Abbiamo però notato un grave problema che abbiamo sottolineato durante la commissione consiliare che si è svolta ieri e che chiediamo sia risolto in Consiglio con un emendamento: la Giunta ha approvato la delibera escludendo dalle riduzioni le associazioni registrate nella categoria 1″.

A dirlo è il consigliere di minoranza Pd nel Comune di Savona, Elisa di Padova, che specifica: “Tra coloro i quali sono stati duramente colpiti dalle chiusure per la pandemia ci sono senza dubbio le associazioni, i circoli e le società di mutuo soccorso molte delle quali con la riforma del terzo settore sono state trasformate in APS.  Rientrano quindi proprio in quella categoria che è stata esclusa”.

“Le società di mutuo soccorso che effettuano attività di somministrazione reinvestono i proventi per attività di animazione e di sostegno nei confronti delle persone più sole e fragili – ci tiene a specificare Di Padova -. Queste sono state costrette alla chiusura fino ad aprile e solo con il decreto riaperture è stata introdotta nelle norme anti Covid l’equiparazione tra società di mutuo soccorso e attività commerciali equivalenti. Nel frattempo le spese e i mancati introiti hanno pesato fortemente sulla sopravvivenza della rete dei circoli e delle SMS, che rappresentano per la città di Savona davvero un fiore all’occhiello, esempio di risorsa sociale, solidale e culturale di grande rilievo”.

“La tenuta della nostra città si misura nell’attenzione nei confronti del mondo dell’associazionismo, del terzo settore e delle società di mutuo soccorso – aggiunge la consigliera Pd -. Sarebbe un imperdonabile errore politico avere l’opportunità di alleviare la situazione e sostenere la ripresa per queste realtà in questo momento difficile, tanto più che la legge quadro del terzo settore, la 117 del 2017, prevede espressamente che le pubbliche amministrazioni possano differenziare le tariffe proprio per le associazioni di promozione sociale”.

“Si tratta quindi di una questione necessaria ed opportuna – conclude Elisa Di Padova -. In questo momento di ripresa, la città dimostri di dare il giusto valore a realtà che con la loro attività tengono accesa la solidarietà e la promozione culturale e sociale sul nostro territorio”.

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