Nuovo attacco

Ospedale di Albenga, duro attacco di Ciangherotti (Fi) al sindaco: “Grazie Toti. Tomatis incoerente e smemorato”

“Il centrodestra ingauno non ha nulla di cui vergognarsi. Lui dov’era quando 20 comuni si strinsero attorno al Santa Maria?”

Ospedale Albenga

Albenga. Prosegue il botta e risposta, in tema di sanità e, in particolare, sul futuro dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, tra il centrodestra ingauno e la maggioranza. Uno scontro a distanza che si arricchisce oggi di un nuovo, duro attacco da parte del consigliere comunale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti rivolto direttamente al primo cittadino Riccardo Tomatis. 

“Il sindaco, a dare lezioni al centrodestra sulla buona politica sanitaria, è il meno titolato dell’intero Consiglio comunale. Non ne ha né autorità né autorevolezza, lui che, nel momento peggiore della sanità ingauna, quando oltre 20 Comuni si strinsero attorno al Santa Maria di Misericordia per salvarlo dalla chiusura del nostro Pronto soccorso, aveva preferito restare comodamente seduto alla scrivania del suo Centro salute a godere dei privilegi economici che Burlando e Montaldo gli avevano riconosciuto per i servizi del Cupa e del centro prelievi in capo alla sua cooperativa”, ha tuonato Ciangherotti. 

“Il centro destra di Albenga non ha nulla di cui vergognarsi, cerchi di capirlo questo Sindaco un po’ improvvisato. Per riparare al disastro lasciato dal governatore Burlando, abbiamo sognato insieme a Giovanni Toti un ospedale albenganese di nuovo tornato funzionante a pieno regime, un Galeazzi milanese nel nostro Santa Maria di Misericordia, perché solo così avremmo potuto riavere il nostro Pronto soccorso e tutti gli altri reparti chiusi dal Partito democratico”, ha proseguito. 

“Il ragionamento filava semplicemente perché, con una gestione privato-convenzionata, avremmo potuto contare su una politica amministrativa meno statalista e più imprenditoriale già solo per i contratti di lavoro con il personale medico.  Le regole per i concorsi pubblici dello Stato sono talmente arzigogolate che molti medici non possono parteciparvi. Spesso i bandi vanno deserti. Un privato, invece, fa ciò che vuole nell’arruolare il personale pur di garantire un servizio come da contratto”, ha aggiunto.

E ancora: “Nessuno di noi, a priori, avrebbe potuto prevedere ricorsi al bando per l’assegnazione dell’Ospedale di Albenga. Purtroppo, si sa, la giustizia amministrativa impiega anni e anni per arrivare a dirimere ricorsi e, stante una pandemia in cui il nostro Ospedale per tutta la provincia ha fatto la parte del leone per curare i malati di Covid, abbiamo chiesto a Giovanni Toti di fermare la privatizzazione, perché adesso l’ospedale albenganese ci serve a pieno regime per salvare vite umane da questo virus”. 

Quindi la difesa e il ringraziamento rivolto al presidente di Regione Liguria: “Giovanni Toti ha accolto la richiesta del centrodestra e ha confermato di annullare l’assegnazione del Santa Maria di Misericordia ai privati. Di questo, il centrodestra ingauno rappresentato da Lega, Forza Itslia e Civica, va fiero perché, all’appartenenza politica, abbiamo sempre anteposto l’identità albenganese”. 

“Comprendiamo la forte suscettibilità del sindaco Tomatis, quando viene criticato per la sua incoerenza in materia di sanità pubblica e sanità privato-convenzionata. D’altra parte, non siamo noi ad avere un Centro salute che, per pagare gli stipendi dei dipendenti, viene finanziato con i soldi del bilancio comunale”, ha concluso, non senza polemica, Ciangherotti. 

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