L’appuntamento fissato alle ore 20,30 di sabato 19 giugno allo stadio Ferrando di Alassio è stato fissato intensamente e ben oltre le aspettative.
L’ex giovane calciatore classe 2002, che oltre che con gli ammirevoli ospiti di casa della Baia (presenti in prima linea il presidente Durante ed il fantastico cerimoniere Gerundo) ha militato in carriera anche nell’Alassio Fc, nell’Albenga e ultimamente nel campionato di Promozione con la Veloce, è stato degnamente ricordato ed onorato a partire dalla semplice ma emozionante presentazione dell’evento. Oltre alla visibilmente provata mamma Manuela e al papà Andrea a cui l’amministrazione pubblica rappresentata dal vice sindaco Galtieri hanno consegnato una targa ricordo, particolarmente toccanti sono state le parole di Don Corini e del mister Torregrossa.
Per tutti tra lacrime e singhiozzi un momento con il cuore che batte per chi era comunque lì “sempre presente” e vi rimarrà in eterno. Insieme si è provato a lottare con il grande vuoto rimasto dentro dopo quella maledetta, tragica notte del 5 maggio. Tra le due squadre che si sono affrontate con una divisa bianca (gli amici) ed una nera (i compagni del Baia) con stampigliato dietro il nome “Marco” ed il numero 9 che il ragazzo amava in quanto bomber di razza spiccava un capitano coraggioso Davide Parascosso (“Dedde”), il fratello classe 2004 ripresosi quantomeno fisicamente da quel spaventoso incidente, che si è dimostrato un baluardo insuperabile e che ha vinto il match mettendoci un mix di rabbia e di forza. Tre a uno il risultato finale per quanto possa contare.
Non vorrei dimenticare nessuno dei tanti che sono accorsi per ricordare questa umile, solare e gioiosa vita spezzata. Dallo zio Giovanni e la sua bellissima famiglia, alla fidanzatina incoraggiata dalle sue amiche, dal mazzo di fiori al quadro pieno di squadrette giallo-nere donato dalla società. Molto di più di un Memorial, molto di più di una iniziativa. Un grazie sentito all’Associazione Giovani di Alassio e all’assessorato dello sport del Comune di Alassio.
Carissimo Marco vivrai con noi, sì ne sono certo! Dedico un pensiero a quanti ti continuano a parlare interiormente ogni giorno: “Il dolore è come l’oceano; arriva come onde che scorrono e scorrono. A volte l’acqua è calma, a volte è travolgente. Tutto ciò che possiamo fare è imparare a nuotare”. (Vicki Harrison).