Parole

Festa della Repubblica, presidente Toti: “Ritrovata l’unità nel modo più doloroso, ora dobbiamo ripartire”

Assessore Cavo: "Onorificenze che ho consegnato raccontano storie di persone, di volontari, di dipendenti pubblici che in questo anno si sono contraddistinti per l'impegno speciale e la dedizione"

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Liguria. “Il 2 giugno di quest’anno racconta di una nazione che ha ritrovato l’unità nel modo più doloroso. La pandemia, al di là di ogni polemica e di ogni schieramento, è stata fronteggiata da quegli italiani che sanno trovare risorse sempre nuove per superare le crisi. È stato così molte volte nella storia del nostro Paese ed è così anche oggi”. Sono queste le parole espresse dal governatore della Regione Liguria Giovanni Toti sulla festività del 2 giugno.

“Anche grazie a questa nuova unità l’Italia può e deve ripartire. Un’ Italia pronta ad essere protagonista di un nuovo ciclo economico. Un’Italia non solo degli italiani ma di tutti coloro che riconoscono nel nostro Paese la patria della bellezza”, ha aggiunto Toti.

Un messaggio in questa giornata anche dall’assessore alla Cultura Ilaria Cavo in occasione della cerimonia per la Festa della Repubblica: “Le onorificenze al merito della Repubblica italiana che questa mattina ho avuto l’onore di consegnare a nome di Regione Liguria raccontano storie di persone, di volontari, di dipendenti pubblici che in questo anno si sono contraddistinti per l’impegno speciale e la dedizione con cui, con il loro lavoro, hanno aiutato a fronteggiare la pandemia: sono storie di medici rimasti anche quattro mesi senza vedere i loro familiari, di giovani e instancabili operatori della protezione civile, di volontari di strutture residenziali per disabili che hanno saputo riorganizzare il sistema” afferma Cavo.

“La loro commozione, oggi, di fronte alle pergamene consegnate è l’immagine più efficace della festa della Repubblica; l’esempio, per tutti, di un paese che ha trovato le forze per superare un anno difficilissimo e ora ha una solida base per la ripartenza” conclude.

Questa mattina inoltre il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha partecipato alla cerimonia, organizzata dalla Prefettura della Spezia presso l’ingresso della Base Navale, per celebrare il 75esimo anniversario della nascita della Repubblica.

“Con profonda emozione ho partecipato, per la prima volta nel ruolo di presidente del Consiglio regionale – dichiara Medusei – alle manifestazioni che celebrano uno dei passaggi fondamentali nella storia italiana. La fine della guerra e il nuovo assetto delle nostre istituzioni, sancito da una vastissima consultazione popolare, provocarono un virtuoso fermento che ha impresso negli anni successivi nuovo vigore e nuove energie per il rilancio sociale ed economico del nostro Paese. E’ importante – conclude – ricordare quella fase storica e tutti coloro che, nella classe politica ed economica e nel mondo della cultura e in tutta la società, hanno contribuito a dare una nuova e più compiuta identità allo Stato Italiano”.

Il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa commenta così le celebrazioni per i 75 anni della Repubblica italiana: “Una festa per il Paese che gradualmente sta tornando alla vita. Un anniversario da cui ripartire facendo propri e attualizzando gli ideali che hanno animato i nostri antenati. La situazione di incertezza che ci aveva accompagnato l’anno scorso in occasione di questa ricorrenza sembra oggi meno drammatica”.

“L’avanzamento della campagna vaccinale, il percorso di riaperture delle attività economiche, una forte unità di intenti tra le forze politiche per uscire dall’emergenza sono punti fermi e incoraggianti in un’ottica di ritorno alla normalità. Ed è anche grazie al sistema democratico nato dalle Istituzione Repubblicane che oggi possiamo vantare un governo di unità nazionale guidato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, attraverso il sapiente lavoro del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.

“Mi auguro che il 2 giugno di quest’anno sia il punto di svolta per la ripresa e la rinascita del Paese, come lo fu quello del 1946 nel superare gli orrori del fascismo e del nazismo, della guerra. Così oggi, di fronte ad un’emergenza sociale, sanitaria ed economica causata dalla pandemia che ha colpito il nostro Paese e il mondo intero, è necessario quel coraggio, quella unità e quella intraprendenza che hanno fatto dell’Italia un paese libero, democratico ed economicamente forte e solidale” conclude Andrea Costa.

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