Ordine del giorno

Emergenza medici nel savonese, Consiglio regionale: “Supporto da Genova e dal resto della Liguria”

Soluzioni rapide per far ripartire a regime tutti i servizi sanitari: incrementare le borse di studio per specializzandi

coronavirus santa corona

Savona. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 351, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto dai colleghi del gruppo, con cui si impegna la giunta a verificare la possibilità che gli ospedali genovesi, supportino le carenze numeriche, che si auspicano momentanee, di medici specialisti in medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia e ostetricia e pediatria, per consentire il regolare svolgimento delle prestazioni in tutta la Regione fin da subito.

Il riferimento è alle carenze del personale medico nei punti di primo intervento (PPI) della Liguria (come Albenga) e alla difficile situazione nella Asl 2 savonese, nella quale la mancanza di alcune figure e specialisti rende complicata una auspicata ripartenza della sanità pubblica.

Nel documento si chiede, inoltre, di attivarsi affinché l’Università, nel minor tempo possibile, inserisca le Asl liguri nella reta formativa, per consentire il flusso di specializzandi nelle discipline di medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia e ostetricia e pediatria.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha concordato sugli obbiettivi dell’ordine del giorno e ha rilevato che la situazione rischia di diventare drammatica, in particolare nei poli sanitari del Tigullio.

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole al documento, ma ha proposto la presentazione di un documento organico unitario che affronti il problema della carenza di medici in tutta la Liguria.

Stefano Balleari (FdI) ha ringraziato Brunetto per la presentazione dell’ordine del giorno e Ha ribadito che la carenza di medici riguarda tutto il Paese.

Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha annunciato voto favorevole e ha sottolineato la carenza di informazione ai cittadini circa le differenti funzioni dei Punti di primo soccorso rispetto a quelle dei reparti di Pronto soccorso, che sono molto più ampie.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato che spesso alla chiusura di una struttura sanitaria non segue la contemporanea attivazione del servizio di altri poli in modo da garantire lo stesso livello di assistenza sul territorio.

Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) ha ringraziato la minoranza per avere annunciato il sostegno al documento presentato da Brunetto e ha ricordato l’impegno della Regione nell’emergenza sanitaria.

Il Consiglio regionale ha poi approvato all’unanimità l’ordine del giorno 291, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a incrementare le borse di studio per specializzandi; a farsi parte attiva nei confronti del Governo per incrementare le borse di studio per specializzandi previste dal MIUR con una rivisitazione della distribuzione fra le specialità, in base alle effettive necessità.

Nel documento si sottolinea che da un confronto tra fabbisogni dichiarati dalla Regione e previsione di medici in pensionamento nel 2018-2025, emerge che la Liguria richiede più specialisti di quanti non ne vengano concessi dal MIUR e che in Liguria è prevista una carenza di 853 specialisti fino al 2025.

L’assessore ai rapporti con il Consiglio regionale Marco Scajola ha espresso, per conto del presidente della Giunta con delega alla sanità Giovanni Toti, parere favorevole all’ordine del giorno e ha illustrato le risorse stanziate dalla giunta in materia.

Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) ha auspicato che, di concerto con l’Università, i corsi di specializzazione siano organizzati non solo nel Policlinico San Martino di Genova, ma anche negli ospedali delle altre Asl liguri.

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