Varazze/Celle Ligure. Un incidente in autostrada, il semaforo su rio Santa Brigida. E il “normale” traffico del mattino tra Varazze e Celle Ligure diventa un autentico incubo. Meglio quasi abbandonare l’auto (o anche la moto, visto l’ingorgo) e farsela a piedi. E proprio una passeggiata da una cittadina all’altra, lungo la via Aurelia, consente di valutare meglio le criticità della giornata.
Partiamo da Varazze alle 9 di mattina. Le auto sono già in coda, il traffico bloccato. L’A10 è congestionata da un incidente e dai soliti cantieri e così i mezzi si riversano sulla viabilità ordinaria. Con ovvie conseguenze.
“E’ allucinante – spiega un ragazzo al volante di un mezzo che usa evidentemente per la sua professione – Non si può più né lavorare né vivere. In autostrada è tutto fermo, qui anche. Non sappiamo più come fare. La situazione è davvero critica”. Lui lavora in cantiere a Savona: “Prima per arrivare ci mettevo 15 minuti, ora ci vuole almeno un’ora e mezza o due. Tutti i giorni è così”.
Ci spostiamo ancora verso Celle. La presenza di uno spartitraffico blocca anche il cammino dei pedoni. Ma il danno è minimo: con il traffico fermo, attraversare la strada è relativamente facile.
Viene da pensare che chi ha la metà delle ruote di un’auto sia facilitato in una giornata così. E’ vero fino a un certo punto: “Sono in coda da Arenzano – spiega un centauro – E’ tutto una coda già da lì. Ma è un delirio ogni giorno: vivo proprio ad Arenzano, ma ho lo studio a Genova e dunque faccio il pendolare”.
Giungiamo nella zona del porto. Il traffico continua a muoversi a rilento. Per Celle mancano due chilometri, ma ci vorrà almeno un’ora.
Arriviamo al semaforo di rio Santa Brigida. Andare da Varazze a Celle è più veloce a piedi che in auto. Certo, in auto c’è l’aria condizionata, ma a piedi si fa prima.