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Carenza di sangue e di personale sanitario per i prelievi: Avis lancia l’appello all’Asl e donatori

"Le istituzioni prestino attenzione a queste problematiche e pianifichino per tempo interventi ad hoc"

Generica

Liguria. Carenza di personale sanitario per i prelievi e calo delle donazioni nelle ultimi mesi, l’Avis Liguria – importante realtà che grazie ai suoi 21.824 soci contribuisce al 40% della fabbisogno regionale – lancia l’appello ad Asl e donatori. Se, infatti, i dati del 2020 sono incoraggianti, diverse sono le criticità dell’ultimo periodo in prospettiva anche dell’estate, stagione in cui di consueto si palesa la carenza di sangue.

“Rivolgiamo un appello ai dirigenti delle Asl locali – dicono dall’organizzazione – Nel 2020 Avis è stata costretta ad annullare il 6% delle giornate di raccolta programmate a causa della mancanza del personale sanitario. Medici ed infermieri per essere abilitati alla raccolta di sangue devono frequentare apposita formazione per venire accreditati come personale prelevatore certificato e garantire così un percorso completamente sicuro per sangue, plasma, donatore e ricevente. E’ facile capire come nella situazione di carenza di personale sanitario sia difficile e non immediata la sostituzione di questi validi e preziosi collaboratori. Sta accadendo sempre più spesso che personale che collabora nelle nostre raccolte venga assunto alle dipendenze Asl. Purtroppo, in virtù di un contratto di collaborazione in esclusiva della Pubblica Amministrazione, le Asl liguri molto spesso non autorizzano gli infermieri a continuare a collaborare, fuori dal proprio orario lavorativo, nelle raccolte dell’associazione, creando un disservizio per i donatori, ma anche rischiando di compromettere l’autosufficienza di sangue (obiettivo anche delle ASL)”.

Ma non solo, l’altro problema è rappresentato da una diminuzione delle donazioni negli ultimi mesi. “L’attuale ripresa delle attività chirurgiche, l’apertura del centro trapianti di fegato al San Martino, l’imminenza della stagione estiva, complicata da una situazione che non è ancora rientrata nella piena normalità, richiede grande attenzione da parte di tutti – sottolineano dall’Avis – Le scorte di sangue stanno calando rispetto ai mesi scorsi e le Associazioni di Donatori sono state chiamate a dare una mano per far fronte alla situazione. Rivolgiamo quindi un appello a tutti i donatori e aspiranti donatori per recarsi a donare nelle prossime settimane in maniera da reintegrare le scorte”.

Per quanto riguarda il 2020, rispetto all’anno precedente, in Liguria si è registrato un calo del 4,1% della raccolta di sangue (65.898 unità nel 2020 contro 68.741 nel 2019) e del 3,2% dei consumi (65.893 unità consumate nel 2020 contro 68.060 nel 2019). I dati liguri sono stati più incoraggianti rispetto alla media nazionale (Italia: raccolta -6,1%, consumi -4,4%). La raccolta associativa presso le sedi Avis ha invece visto un incremento oltre il 5% e di fatto è stata fondamentale e decisiva per il mantenimento dell’autosufficienza regionale.

“Inutile dire che il 2020 è stato un anno assai anomalo e le situazioni di criticità si sono viste anche dal punto di vista donazionale – raccontano dall’Avis -. In un primo momento infatti un certo timore nei confronti delle attività sanitarie aveva penalizzato anche la donazione di sangue, fortunatamente una corretta informazione, il lavoro svolto dai nostri volontari e soprattutto la pronta risposta e disponibilità dei donatori hanno permesso di continuare a garantire disponibilità di sangue per i malati. Il fabbisogno di sangue nel 2020, seppur diminuito per il differimento di interventi chirurgici meno urgenti, non è mai venuto meno, numerosi sono i malati cronici che devono essere continuativamente sostenuti con trasfusioni periodiche”.

“Avis, così come tutte le associazioni di donatori di sangue è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro che in partnership con il SSN concorre al raggiungimento dell’autosufficienza di sangue, obiettivo già inserito nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ed opera in virtù di specifiche convenzioni stipulate a livello di Accordo Stato Regioni, a livello regionale ed infine a livello di Asl. In generale è necessario che le istituzioni ai diversi livelli prestino attenzione a queste ed altre problematiche e questioni che con anticipo vengono sollevate, affinché i problemi possano essere risolti in tempi brevi, ma soprattutto prevenute le possibili problematiche pianificando per tempo interventi ad hoc. Ne è un esempio la situazione estiva per la quale campagna promozionale istituzionale ed una gestione della vaccinazione dei donatori potrebbero mettere al sicuro da una possibile carenza sangue, che, fisiologicamente, ogni estate si palesa”, evidenziano dall’associazione.

Dei risultati del 2020 e delle criticità da affrontare se ne parlerà anche domenica 6 giugno a Cengio, quando si svolgerà l’assemblea di Avis Regionale Liguria, nella quale si procederà anche all’elezione delle nuove cariche associative. A livello regionale, infatti, dovrà essere sostituito il presidente, avendo già ricoperto il ruolo per due mandati consecutivi. “Si augura sin d’ora buon lavoro alla nuova governance e soprattutto si ringraziano i donatori per il prezioso, insostituibile contributo” concludono dall’Avis.

Generico giugno 2021

 

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