Regione. Questa mattina il consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 227, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta affinché vengano esercitate pressioni per ridurre o eliminare, per il tratto della A6 fra Savona e Millesimo, il pedaggio per tutto il periodo di manutenzione straordinaria dei viadotti e delle gallerie fra Savona e Millesimo.
Nel documento si rileva la situazione della viabilità autostradale della A6, in particolare sul tratto Savona/Millesimo nei due sensi di marcia e i conseguenti disagi per tutti gli automobilisti e che, più di un anno dopo il crollo del viadotto Madonna del Monte sulla A6, la situazione è andata peggiorando in diversi tratti autostradali con restringimenti su una corsia, e la presenza di numerosi cantieri.
L’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha dato parere favorevole.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha espresso parere favorevole: “Come M5S, abbiamo votato favorevolmente l’ordine del giorno del collega Arboscello: i disagi del tratto autostradale tra Savona e Millesimo (nei due sensi di marcia) sull’A6 sono noti e vanno affrontati fattivamente da Regione. Il tema ci riporta però anche ai cantieri che insistono in A12, in particolare per quanto riguarda il tratto tra Sestri Levante e Sarzana”, afferma Tosi.
“Nelle ultime settimane, la questione è stata affrontata in terza commissione con l’audizione di tutti i soggetti concessionari: rinnovo il mio appello affinché Aspi e Gruppo Gavio rispettino gli impegni presi in audizione e, sull’esempio di Salt, renda noto il cronoprogramma degli interventi”.
“Come consiglieri, abbiamo il dovere di fornire all’utenza una corretta e puntuale informazione: cittadini e turisti, prima di mettersi in viaggio, hanno il diritto di conoscere lo stato dei lavori sulle autostrade liguri. Auspico che l’Assemblea legislativa e contestualmente il presidente della terza commissione si attivino presso i concessionari affinché questi si rispettino gli accordi presi: sia dunque reso pubblico, e al più presto, il cronoprogramma”, conclude Tosi.