Liguria. “Il presidente di Regione Liguria si arrampica sugli specchi. Il 12 maggio il Cts avrà anche mandato una comunicazione in cui non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative mirate a offrire i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni. Tuttavia, quella non fu l’unica notizia cui Regione avrebbe dovuto dare peso. Prima del 12 maggio, infatti, lo studio dell’Università di Greifswald, pubblicato ad aprile su “The New England journal of medicine”, aveva concluso che il vaccino anglo-svedese può provocare il raro sviluppo di trombocitopenia trombotica immunitaria mediata da anticorpi attivatori delle piastrine contro PF4, che imita clinicamente la trombocitopenia autoimmune indotta da eparina. E comunque, il 26 maggio, il gruppo di lavoro Emostasi e Trombosi dell’Aifa riportò: “la sicurezza della somministrazione del vaccino AstraZeneca (Vaxzevria) nei soggetti di età inferiore a 60 anni rimane un tema ancora aperto e sul quale vi sono margini di incertezza”. Toti dica se davvero in queste parole ravvisa l’incoraggiamento a vaccinazioni generalizzate a tutti con AstraZeneca”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
“Poi c’è la questione della lettera aperta dei 24 medici vaccinatori, che avevano segnalato una significativa incongruenza: da un lato, il vaccino non era stato dichiarato opportuno nella fascia giovanile; dall’altro, negli Open day, è stato permesso alle Regioni di utilizzarlo anche per i giovani. I medici vaccinatori avevano sottolineato il rischio trombosi di AstraZeneca nei soggetti 20-55 anni, specialmente nelle donne. Sono rimasti inascoltati allora e continuano a essere ignorati oggi da un presidente che pur di non ammettere le proprie colpe, sproloquia”.
“Ribadisco il mio odierno invito per una capillare e un preciso controllo a chi ha già ricevuto il vaccino tanto discusso. Regione lo può e lo deve fare… forza presidente, abbia il giusto coraggio!” conclude Tosi.