Regione. “Scherzando potrei dire che la sinistra dovrebbe tornare a combattere le sue antiche battaglie ed evitare di dedicarsi solo a difendere e portare avanti, come propria unica immagine, quella della Resistenza. Altrimenti rischia di diventare simile ad un boiler, che senza Resistenza è solo un bidone vuoto”. Così Angelo Vaccarezza replica agli attacchi che, nei giorni scorsi, alcuni esponenti del centro-sinistra e della sinistra (dai sindacati ad Anpi) gli hanno rivolto per aver ricordato, nel 107^ anniversario della nascita, Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano.

Vaccarezza ha deciso di replicare alle accuse che gli sono giunte con una lunga puntata de “Il mercoledì dell’Angelo”, la sua video-rubrica social settimanale: “In questi giorni – ha spiegato – Anpi è tornata a dedicarsi a me. Secondo l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, la mia ultima colpa è aver ricordato sui social network Giorgio Almirante. E’ stato detto che ho preso un ‘colpo di sole estivo’ e si auguravano che il mio fosse un errore. No, non era un errore. Sono un uomo che rispetta tutti coloro che hanno combattuto e portato avanti le loro idee per tutta la vita, tutti coloro che hanno sempre dimostrato di possedere quella cosa così poco diffusa nella politica, cioè la coerenza. Perciò ho ricordato volentieri Giorgio Almirante”.

E poi, rivolgendosi direttamente agli esponenti di Anpi e del centro-sinistra: “Voi che siete la pallida fotocopia di quella sinistra di un tempo probabilmente non conoscete la storia di quest’uomo. Riportate solo ciò che è contenuti in qualche bignami del Partito Comunista ancora diffuso in alcune sezioni dell’Emilia Romagna e non avete idea del personaggio. Non l’avete conosciuto. Io, invece, ho avuto questo privilegio. Almirante è l’uomo che si è presentato a Botteghe Oscure e ha aperto la folla dei ‘compagni’ come Mosè col Mar Rosso per andare a rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer. In quell’occasione Nilde Iotti lo aspettava sulla porta”.

“Ecco, vedete? Si possono anche avere idee diverse, ma quando si combatte, si porta avanti un’idea per tutta la vita, allora si ottiene il rispetto di chi la pensa come noi e di tutti gli avversari onesti. E’ questo che, secondo me, divide molti di destra da molti di sinistra. Tanti esponenti della sinistra amano confrontarsi con quelli che la pensano come loro; gli esponenti di destra con quelli che, come loro, pensano. Questa è anche la differenza fondamentale tra me e molti di voi. Del resto, abbiamo riferimenti diversi. Direi che ognuno il Cesare Battisti che si merita. Voi andate a cercare di spostare (e ci siete riusciti grazie ad un parlamentare del Pd) un pluriomicida da un carcere all’altro perché, poverino, si annoiava e aveva bisogno di stare più comodo. Noi ci prepariamo ad onorare, il 4 novembre, i 100 anni del Milite Ignoto. Valori diversi, riferimenti diversi, probabilmente anche una storia diversa”.

Secondo Vaccarezza “la sinistra sta diventando una rubrica social che cerca di rincorrere ovunque l’immagine, senza fare più battaglie di sostanza. Non sapete più cosa sia una battaglia sociale. Se ne combatteste ancora, scoprireste che ci sono tante cose che avvicinano chi ha frequentato le piazze, sia che provenga da destra, dal centro o da sinistra, cioè coloro che sono andati vicini ai bisogni reali delle persone, che sono il diritto alla casa, al lavoro, alla salute. Questi sono i diritti su cui la sinistra mi manca. Mi mancano le bandiere rosse che scendevano in piazza. Oggi le bandiere sono tutte arcobaleno. Oggi, dileggiando quella che è anche la mia religione, anteponendo un ‘buffone’ che tenta di mimare l’immagine di Nostro Signore, andate in piazza pensando che quella sia la battaglia. Mi piacerebbe che andaste a fare una battaglia per i diritti civili mimando Maometto anche in un paese arabo”.

Aggiunge Vaccarezza: “Se andate sui profili social della Lega di Serie A, scoprirete che la grande battaglia per la bandiera multicolore, che rappresenta i diritti dell’amore universale, è inserita in tutti i profili che fanno riferimento ai paesi europei. Se guardate profili che fanno riferimento ai paesi arabi, la bandiera non c’è. Questo perché ci sono diritti che riguardano un pezzo del mondo; altrove bisogna far finta che quei diritti non ci siano. E’ facile essere così, è facile immaginare che si possano negare i diritti quando ci sono valutazioni (magari politiche) che fanno in modo che tale valutazione venga prima del diritto”.

E poi l’appello: “Liberatevi dai retaggi che vi annebbiano la mente. Scherzando potrei dire che la sinistra dovrebbe tornare a combattere le sue antiche battaglie ed evitare di dedicarsi solo a difendere e portare avanti, come propria unica immagine, quella della Resistenza. Altrimenti rischia di diventare simile ad un boiler, che senza Resistenza è solo un bidone vuoto. Prima avevate un altro contenuto, vi occupavate anche di altro e quindi non avevate tempo per occuparvi di Vaccarezza. Che ha solo ricordato un uomo che ha conosciuto, che stimava e che stima. Così come lo stimavano anche molti dei vostri quando la politica era una cosa seria, con la P maiuscola. Ecco, tornate ad essere quella sinistra: allora sarà bello essere diversi da voi e combattervi; ma faremo l’interesse della gente. Non come oggi, dove c’è solo la rincorsa dei desideri e non dei diritti”.

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