"azioni concrete"

Aggressione austista, i sindacati chiedono più sicurezza. Tpl: “Ci costituiremo sempre parte civile”

Durante il presidio di questa mattina, il dirigente Barusso ha espresso massima solidarietà ai dipendenti vittime di questi episodi

Savona. La sicurezza dei lavoratori, è questo uno dei punti per cui oggi hanno protestato i dipendenti di Tpl e i sindacati. Un tema tornato alla ribalta dopo la grave aggressione ai danni di un austista a Ceriale, preso a calci, pugni e testate da un passeggero.

Un grave episodio, per cui colleghi, azienda e sigle sindacali hanno espresso la loro vicinanza al conducente che oggi ha partecipato al presidio. Un’occasione che il dirigente, Giovanni Ferrari Barusso, ha sfruttato per rimarcare la solidarietà di TPL Linea nei confronti dei dipendenti vittime di aggressione.

“L’avevo sentito subito dopo il fatto – ha detto Barusso durante lo sciopero – e oggi sono venuto qui per salutarlo nuovamente. L’azienda, anche attraverso la presidente, ha sempre manifestato la proprio solidarietà a tutti voi quando ci si sono verificati atti di aggressione, non solo così gravi come quello avvenuto la scorsa settimana, ma anche nei confronti di altri casi di minore entità”.

“Come direzione aziendale – ha sottolineato – c’è la volontà di costituirci parte civile, come abbiamo fatto in passato, in tutti i processi che coinvolgono persone, mezzi che riguardano la nostra azienda. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che sono stati anche solo insultati durante il loro lavoro”.

E proprio questa è una delle richieste dei sindacati per aumentare la sicurezza dei lavoratori durante il servizio.  “Chiediamo che gli autobus siano dotati di una cabina guida che sia sicura e un sistema di telecamere che possa intercettare e fungere da deterrente per quelli che hanno cattive intenzioni – ha spiegato Giuseppe Gulli, segretario generale Uil trasporti Liguria – Inoltre chiediamo che ci sia da parte dell’azienda anche la capacità di dichiararsi parte lesa e di perseguire i responsabili. La costituzione di parte civile dell’azienda non deve essere messa in discussione, TPL deve tutelare i propri dipendenti come patrimonio personale”.

Un intervento, però, che deve essere portato avanti e finanziato anche dalle istituzioni: “Il tema della sicurezza non riguarda solo la provincia di Savona, ma tutto il paese. È chiaro che deve essere affrontano sia dall’azienda che dagli enti locali che a cui chiediamo anche impegni economici in tal senso. Altrimenti rimangono solo chiacchiere e niente di concreto” ha concluso.

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