Precisazione

Acque e reflui inquinati a Vado Ligure, EcoSavona replica: “Nessun rischio di contaminazione”

Indagato il direttore tecnico della società

sversamento boscaccio

Vado Ligure. In merito a quanto uscito oggi sugli organi di stampa, Ecosavona precisa che il 23/05/2021, da un tombino presente lungo la condotta fognaria – nella quale recapitano anche i reflui della discarica di Boscaccio – posto in area esterna a quella di competenza Ecosavona, a causa di un’ostruzione naturale in un tratto di condotta posta a valle di tale tombino, si è avuta una fuoriuscita di liquame, che ha interessato il sottostante rio Mulini e, da qui, il torrente Segno”. Lo afferma, in una nota, Ecosavona.

I carabinieri forestali e i tecnici Arpal hanno individuato quale responsabile dello sversamento di reflui nel reticolo idrico superficiale il direttore tecnico della società Ecosavona Srl che gestisce la discarica vadese, ora indagato per il reato di disastro ambientale. Nella mattinata del 23 maggio scorso per la verifica di quanto segnalato da un privato cittadino, militari e tecnici erano intervenuti nei pressi del ponte sul torrente Segno, all’incrocio tra via Piave e via Bertola, con la prima fase degli accertamenti conseguenti allo sversamento di percolato nel rio Mulino.

Pronta la replica di Ecosavona, che precisa: “Informata di quanto accaduto – spiegano dalla società -, Ecosavona si è immediatamente attivata interrompendo la propria immissione di refluii nella fognatura e, in accordo con gli Enti e le Autorità intervenute, realizzando uno sbarramento sull’intersezione del rio Mulini con il torrente Segno, così da permettere al Consorzio Depurazione Acque di prelevare il liquame e convogliarlo in fognatura”.

“Inoltre Ecosavona, sempre in accordo con gli Enti, ha poi provveduto ad individuare e riparare il guasto occorso alla condotta fognaria, fare una verifica di funzionalità della stessa condotta prima di riprendere, dal 29/05/2021, lo scarico dei suoi reflui, effettuare la pulizia del tratto interessato dallo sversamento del liquame, campionare le acque del rio Mulini, il terreno dopo la pulizia effettuata ed anche le acque sullo sbarramento tra il rio ed il torrente, per attestarne la non contaminazione. Allo stato, non sussiste alcun rischio di contaminazione. Tutte le attività sono state effettuate dalla Ecosavona secondo l’art. 245, co. 2, del D.Lgs 152/2006, in qualità di soggetto interessato, non responsabile dell’accaduto” concludono.

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