Contrario

Vino dealcolato, Marabello (Fdi): “Aggiungere acqua nel vino è l’ultimo degli inganni dell’UE”

"Se andasse in porto, sarebbe una catastrofe culturale e identitaria per il Bel Paese"

Generica

Liguria. “L’assurda e folle proposta di aggiungere acqua nel vino è solo l’ultimo degli inganni autorizzati dall’Unione Europea che già consente l’aggiunta dello zucchero negli Stati del nord Europa per aumentare la gradazione del vino (mentre lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia che si sono sempre battuti per affermare il vino come un prodotto ottenuto esclusivamente dall’uva e dai prodotti del vigneto)”.

Così Fabrizio Marabello, responsabile del Dipartimento Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia per la provincia di Savona, difende il “made in Italy” e si scaglia contro la proposta dell’Unione Europea sui vini dealcolati nell’ambito dei nuovi negoziati per la Politica Agricola Comune Europea e aggiunge citando il proverbio latino: “Acqua nel vino? In vino veritas, in aqua moritur!”

“Una pesante accelerazione sulla deriva a snaturare il vino per ridurne la gradazione alcolica che già si era evidenziata con il via libera di appena qualche anno dato da Bruxelles alla produzione di vino ‘senza uva’ ovvero prodotto dalla fermentazione di altre tipologie di frutti dal ribes ai lamponi e che comunque è oggi autorizzato a chiamarsi ‘vino’. Così giustamente tuonano gli addetti ai lavori. Ma il problema non è soltanto di chi opera con prestigio nel settore vinicolo italiano. Questa proposta, se andasse in porto, sarebbe una catastrofe culturale e identitaria per il ‘Bel Paese'”.

“Noi Italiani, da sempre, siamo amanti e produttori del buon vino (oltre che del buon cibo), abbiamo le migliori cantine del mondo, siamo un’eccellenza e abbiamo la nostra identità da salvaguardare che, sul piano storico e culturale, si delinea fin dalla Guerra Sociale dell’inizio del I secolo a. C. quando Roma fu costretta a concedere la cittadinanza romana a tutti gli abitanti della penisola. Durante le guerre civili è lo stesso Cicerone a parlare di un’Italia unica nelle sue ‘Filippiche’ contro Antonio. Virgilio, tanto nell’Eneide, quanto nelle ‘Georgiche’, cantò l’unità dei popoli italici”.

E cita le eccellenze del territorio ligure: “Il vino fa parte della nostra cultura praticamente da sempre. Solo la Liguria può vantare produzioni importanti come, per citarni alcuni, il Pigato, il Rossese, il Vermentino. La gloria dei vini liguri si deve alle particolari caratteristiche orografiche del territorio, un tutt’uno di strette vallate, ripide colline e montagne spioventi sul mare che rendono difficoltosa la coltivazione della vite e di qualsiasi altra piantagione. Produrre vini in Liguria presuppone dunque una grande passione e tanto spirito di sacrificio ben ripagato, per fortuna, da vini di eccellente qualità”.

“Il successo dei vini liguri ha origini remote testimoniate, tra gli altri, dal poeta Francesco Petrarca che espresse lodi ai vini delle Cinque Terre: ‘i gioghi così famosi per i dolci pampini’ di Monterosso e Corniglia, superiori, a suo dire, al Colli di Falerno e all’etiope Meroe. All’epoca primeggiava una zona della Riviera di Ponente, le Cinque Terre (particolarmente celebrato per le sue virtù medicinali era lo Sciacchetrà) e la zona intorno a La Spezia. Una peculiarità ligure è rappresentata senza dubbio dalla ricchezza dei vitigni, dovuta ai collegamenti commerciali con l’estero di cui Genova era protagonista, che all’inizio del Novecento se ne contavano ben 600”.

“È opportuno, infine, evidenziare che l’uso del vino ha origini molto antiche ed è collegato anche a molti riti religiosi liturgici e pagani. Già gli antichi romani erano grandi consumatori e amanti di questa bevanda che ancora oggi è molto amata e apprezzata anche se, qualche ben pensante, la vorrebbe annacquare! E come dice un proverbio tedesco – conclude Marabello – ‘nel vino c’è la saggezza, nella birra c’è la forza, nell’acqua ci sono i batteri'”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.