Liguria. Migliaia di automobilisti intrappolati in lunghe code. È questa la fotografia delle ultime ore dell’A10 tra Prà e Aeroporto. A causare i disagi alla viabilità la chiusura non prevista della careggiata in direzione ponente.
Un provvedimento improvviso, dovuto al prolungarsi delle attività di ispezione all’interno della galleria Provenzale: di conseguenza il traffico in direzione Savona è stato deviato sulla carreggiata di levante, riducendo quindi in entrambe le direzioni le corsie. Il risultato è stato immediato: il traffico di punta della mattina completamente congestionato in entrambi i sensi di marcia, con code di diversi chilometri anche prima di Arenzano e sulla A7.
Questa mattina in coda, insieme a decine di automobilisti, era presente anche il consigliere comunale di Savona Barbara Pasquali. Che ha deciso di sfogarsi su facebook attraverso un post accompagnato da una serie di immagini dell’incolonnamento: “Dodici chilometri di coda in autostrada prima del casello di Arenzano, coda anche sull’Aurelia. Da oltre mezz’ora a passo d’uomo. Oramai siamo degli ostaggi. Ora Autostrade mette mano alla manutenzione con cantieri e lavori che non ha fatto per vent’anni e oltre. E noi, chi lavora, chi deve per forza mettersi in auto ne paga le conseguenze. É inutile parlare di turismo, di sviluppo economico se prima non si risolve, o quantomeno si allevia, questa situazione. Tutti i nodi e i temi infrastrutturali per la Liguria sono vitali”.
Dodici chilometri di coda in autostrada prima del casello di Arenzano, coda anche sull’Aurelia. Da oltre mezz’ora a…
Pubblicato da Barbara Pasquali su Venerdì 7 maggio 2021
A complicare la situazione i cantieri sulla Aurelia, attivi prima di Voltri in direzione Genova: molti automobilisti, nella speranza di bypassare le code si sono riversati sulla viabilità ordinaria, di fatto però rimanendo in trappola per ore. Insomma, un vero e proprio caos che, oltre a danneggiare migliaia di persone, getta un’ombra inquietante sulla stagione estiva alle porte.
La situazione di questa mattina, infatti, ci riporta ad un anno fa, quando la “ripartenza” dopo il lungo periodo di restrizioni legate al Covid fu pesantemente condizionata dai grandi cantieri autostradali, sorti in emergenza a causa del pessimo stato di salute delle infrastrutture. Ed è proprio per evitare situazioni simili che in questi giorni Aspi aveva sottoscritto un accordo con Regione Liguria per smobilitare il più possibile i cantieri durante i fine settimana per garantire un po’ di vivibilità ai flussi turistici, preziosi e attesi dall’economia ligure: oggi doveva essere il primo giorno di messa in pratica degli accordi, ma la realtà è che ancora una volta ci siamo svegliati in un incubo.