Vado Ligure. La Asd Vadese Calcio 2018, al fine di evitare futili strumentalizzazioni o ricostruzioni non attinenti, rende noto che il Vado FC, attraverso Pec datata 5 maggio, ha comunicato al presidente Brunasso il mancato rinnovo della subconcessione per l’utilizzo dello stadio Ferruccio Chittolina.
“Una comunicazione, effettuata senza addurre motivazione scritta, che ci ha colto di sorpresa, soprattutto dopo che in data 29 marzo durante un incontro con il sindaco Giuliano e gli assessori Gilardi e Oliveri, il presidente Tarabotto confermava la disponibilità al rinnovo alla subconcessione senza eccepire eventuali riserve o vincoli” dichiara il presidente Sergio Brunasso.
“Spiegazioni che sono arrivate solo dopo una telefonata che ho effettuato in serata – continua Brunasso – e durante la quale il presidente Tarabotto affermava che non è sua intenzione concedere il suo campo ad una seconda società che spera di innestare sul territorio una squadra di bambini, come da me prospettato correttamente durante il citato incontro del 29 e dove spiegavo che si sarebbe trattato di una squadra di Primi Calci”.
“Contestualmente alla comunicazione di mancato rinnovo della subconcessione, il Vado FC ci prospettava l’utilizzo del campo Dagnino per le partite domenicali – spiega Brunasso -. Offerta da noi prontamente rifiutata per due validi motivi: in primis l’impossibilità di poter ospitare in maniera corretta e comoda il nostro folto gruppo di tifosi e tifose e perché vista la credibilità e l’onore che ci siamo conquistati sul campo come società e persone non può essere soggetta a quelle che io ritengo forme di ritorsioni”.
“Resta il rammarico di essere l’unica squadra di Vado Ligure, che vive e cresce sul territorio vadese, che dovrà svolgere le proprie attività al di fuori del territorio comunale. Forse unico caso in Prima Categoria – conclude il presidente della Vadese -. Ma ciò nonostante il nostro percorso non si ferma e nelle prossime settimane presenteremo diversi progetti e attività in continuità col nostro spirito sportivo e sociale“.