Dalla prossima settimana

Vaccino Covid, dal medico di famiglia solo dosi Pfizer anche per gli under 60

La mossa della Regione per rimettere in moto la macchina dei medici di base: "Con AstraZeneca vaccinati pochissimi pazienti". Saranno garantiti i richiami

vaccino covid

Liguria. Dalla prossima settimana in Liguria, in tutti i distretti delle Asl della regione, sarà disponibile solo il vaccino Pfizer. Le dosi saranno a disposizione di tutte le fasce d’età, compresi gli ultrafragili. Dopo l’apertura di una linea di prenotazione di AstraZeneca per under 60 su base volontaria, la Regione adesso ricalibra la campagna vaccinale anche sul fronte dei medici di famiglia. Con questa mossa, i dottori della mutua, fino relegati a un ruolo marginale, dovrebbero essere coinvolti maggiormente nella campagna vaccinale.

A spiegarlo è Andrea Stimamiglio, segretario regionale della Fimmg, il sindacato più rappresentativo dei medici di base: “Dalla prossima settimana ci faranno vaccinare con Pfizer anche le persone con meno di 60 anni, e da quanto ci hanno comunicato non avremo più fiale AstraZeneca per somministrare le prime dosi”. Saranno garantiti come sempre i richiami per chi ha già ricevuto il siero Vaxzevria, ma almeno non si creerà più l’effetto fuga che finora ha tenuto a riposo gran parte dei medici di medicina generale e del personale della Asl negli hub, come abbiamo spiegato di recente.

Finora i distretti delle Asl erano stati riforniti prevalentemente con dosi AstraZeneca e questo, date le numerose reticenze, aveva praticamente bloccato l’attività dei medici: “Nelle ultime settimane abbiamo vaccinato pochissimi pazienti, le agende erano piene circa al 30% – denuncia Stimamiglio -. Io stesso due settimane fa ero di turno e ho vaccinato una sola persona. A pieno regime ne avrei avuto 24″.

Per questa categoria la campagna vaccinale è sempre stata una questione scabrosa. All’inizio la Regione aveva deciso di impiegarli sui vulnerabili e sulle categorie prioritarie (personale scolastico, polizia locale, eccetera) che erano state individuate per AstraZeneca quando si poteva somministrare solo agli under 55 (poi under 65), affidando loro anche le prenotazioni. Ma il giorno dopo la partenza delle vaccinazioni era arrivato lo stop dell’Aifa su AstraZeneca. Poi il via libera, ma solo sotto i 60 anni.

Nel frattempo l’apertura dell’hub alla Fiera coi privati e la contemporanea carenza di dosi AstraZeneca avevano nuovamente lasciato a secco i medici di base, aprendo una spaccatura con la sanità regionale accusata di favorire i privati. Da ricordare il fatto che la Regione aveva stipulato coi medici un accordo analogo a quello poi sottoscritto con le aziende, che prevede il riconoscimento di 17,50 euro per ogni ciclo vaccinale completo. Meno vaccini erogati, insomma, significa anche meno soldi incassati.

Il nuovo accordo, oltre alla centralizzazione delle prenotazioni, avrebbe dovuto prevedere la presenza dei medici anche negli hub, ma la frattura tra Fimmg e Asl 3 ha ridimensionato i termini: da metà aprile i distretti si sono trasformati in centri dove i dottori vaccinano tutti i prenotati, e non solo i propri pazienti. Ora il “rabbocco” con dosi Pfizer dovrebbe riportare i ritmi a pieno regime, con un apporto potenziale tra le 2mila e le 3mila dosi al giorno in Liguria.

Se si aggiunge il fatto che anche le farmacie e l’hub di San Benigno d’ora in poi vaccineranno con dosi Pfizer, è chiaro che AstraZeneca, il più odiato e anche il più scomodo per le tempistiche della seconda dose, avrà solo un’ultima possibilità di riscatto: gli under 60 di ogni età che vorranno accorciare i tempi rispetto alle liste d’attesa per Pfizer e Moderna. Ma per valutare la riuscita dell’esperimento servirà qualche settimana.

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