Meraviglia

Si torna a navigare con i cetacei: tre balenottere danno spettacolo al largo di Finale fotogallery

Ad avvistarle Renzo e Paola del Gruppo Pelagos della Lega Navale di Finale

Finale Ligure. Tre balenottere lunghe fino a 24 metri e con un peso massimo di 80 mila tonnellate. Sono state avvistate domenica 25 aprile al largo di Finale Ligure da Renzo e Paola, del Gruppo Culturale Pelagos della Lega Navale di Finale Ligure.

Il primo contatto è avvenuto prima, quando Renzo e Paola hanno avvistato i grampi. Domenica, poi, l’incontro vero e proprio con il più grande mammifero del Mediterraneo, a poche miglia dalla costa del finalese.

Lo skipper Carlo Mamberto, con l’assessore alla cultura del Comune di Finale Ligure, Claudio Casanova, nel pomeriggio hanno raggiunto il punto di osservazione ed hanno avvistato numerose volte i grandi cetacei che si alternavano, facendo immersioni di circa 10/15 minuti; probabilmente le balenottere comuni hanno trovato abbondante krill.

E oggi gli avvistamenti sono continuati: durante una breve uscita di circa due ore non lontano dalla battigia del finalese, il Gruppo Pelagos ha avvistato una piccola tartaruga Caretta caretta, uno squalo verdesca ed un pesce luna, mola mola, ferito alle testa probabilmente dall’elica di un natante.

Qui sotto una gallery con gli avvistamenti di entrambe le giornate.

“Il vero problema del nostro mare rimane comunque ancora la plastica – spiegano dal gruppo Pelagos – la microplastica viene ingerita dai pesci e prima o poi torna nei nostri piatti. Per questo motivo occorre sensibilizzare il più possibile i cittadini sulla necessità di una raccolta differenziata seria. Non a caso nella sede della Lega Navale di Finale Ligure, oltre a proiettare video ed immagini di animali avvistati, si effettuano conferenze con studenti ed insegnanti di ogni ordine e grado allo scopo di sensibilizzare il più possibile sulla necessità di effettuare una raccolta differenziata adeguata, e di affrontare il problema della plastica a monte”.

Le foto e i filmati realizzati dal Gruppo Pelagos sono messe subito a disposizioni dei ricercatori, i biologi marini dell’Associazione Menkab (Giulia Calogero, Biagio Violi Elia Biasisse ed altri), del Cima (Prof. Massimiliano Rosso ed Orelly) e Thethis (Sabina Airoldi) allo scopo di effettuare l’identificazione, ovvero raffrontare tali immagini con quelle di precedenti avvistamenti, per comprendere direzione, stato di salute degli animali e tutto ciò che la ricerca comporta.

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