Il caso

Sesso di gruppo con due minorenni, presunta violenza sessuale nel savonese: indagini in corso

Sei i ragazzi coinvolti, di cui un minorenne: almeno uno dei rapporti sarebbe stato filmato, diventando virale in breve tempo

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Foto d'archivio

Violenza sessuale di gruppo, adescamento, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e revenge porn. Sono queste le pesantissime accuse a cui rischia di dover rispondere un gruppo di giovani residenti nel savonese. 

Una vicenda che sembra ricalcare, in modo davvero molto simile, quella che vede tutt’oggi imputati il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e un gruppo di suoi amici. 

Per quanto riguarda il caso ligure, i fatti si sarebbero consumati circa 2 mesi fa (nel mese di marzo), nel ponente savonese. Protagonista, come detto, un gruppo di ragazzi, formato da 5 maggiorenni e da un minorenne, e due ragazze minorenni. 

Ma le informazioni al momento sono pochissime, complice il riserbo massimo da parte degli inquirenti, che stanno proseguendo le indagini sull’intricata vicenda. 

Stando a quanto riferito, teatro dei fatti sarebbe stato un garage, dove si sarebbero consumati diversi rapporti sessuali (almeno due, ma potrebbero essere stati di più) tra i ragazzi e le due giovani. 

Inoltre, almeno uno dei rapporti di gruppo sarebbe anche stato filmato, diventando purtroppo, come spesso accade in questi casi, virale su WhatsApp. E c’è il sospetto che sia circolato anche su alcuni canali di Telegram. 

Al momento non esistono misure di custodia cautelare, ma tutti gli indagati sarebbero stati informati dell’indagine in corso, e non solo. Sarebbero anche già scattati i sequestri di telefoni, tablet e personal computer delle persone coinvolte, dai quali potrebbero emergere nuovi elementi.

Nel corso dell’odierna mattinata (18 maggio), l’avvocato Erik Stefano Carlo Bodda, difensore di uno degli indagati, ha contattato la redazione di IVG.it, stigmatizzando la fuga di notizie, ma aggiungendo che: “Effettivamente è stata fissata avanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, dott.ssa Venturi, un’udienza per accertamenti non ripetibili il 21 maggio. Sarà nominato un perito che dovrà esaminare alcuni supporti informatici e telefoni cellulari sequestrati ma al momento nulla di più, le indagini sono ancora in corso. Significa che non ci sono state misure cautelari ed il mio assistito è a disposizione dell’Autorità”.

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