Decisione

Scuole superiori, Toti: “Da lunedì la didattica in presenza sale all’80% in Liguria”

L'annuncio su Twitter dopo la riunione in direzione scolastica. Molti istituti chiedevano di tornare al 100%. Potrebbero essere mantenuti gli ingressi scaglionati

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Liguria. Quest’oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con un messaggio su Twitter ha annunciato: “Liguria pronta a far salire la didattica in presenza all’80% nelle scuole superiori a partire da lunedì 10 maggio”. Oggi le scuole superiori sono frequentate per una quota massima del 70%, mentre il restante 30% studia in dad. Toti firmerà l’ordinanza nelle prossime ore.

Bisognerà quindi aspettare ancora per arrivare a quel 100% chiesto da molti dirigenti scolastici e soprattutto da molti ragazzi e dalle loro famiglie. Questo l’esito del vertice convocato questa mattina dal dirigente scolastico regionale, Ettore Acerra, con tutti i presidi della Liguria.

Una decisione che deriva dai risultati del tavolo dei trasporti convocato oggi dalla Prefettura di Genova e dai dati sanitari. Il tavolo ha univocamente convenuto che l’80% è la soglia massima e sostenibile di tenuta del sistema per quanto riguarda l’aumento della presenza degli alunni nelle scuole superiori, sia per quanto riguarda i trasporti, sia per la scuola. L’analisi dei dati epidemiologici conferma la necessità ancora di un’attenzione sulla fascia di età 13-19 dove si registra un’incidenza media giornaliera superiore a 2 casi su 10.000 e allo stesso tempo una riduzione delle classi in quarantena, passate da 39 nella settimana da 26 al 30 aprile alle attuali 33.

“L’ordinanza varata dal presidente Toti – spiega l’assessore regionale alla Scuola Ilaria Cavo – è basata su una necessaria flessibilità per andare incontro alle richieste dell’ufficio scolastico regionale e permette un’organizzazione in presenza dal 70 al 80% che rappresenta il nuovo punto di equilibrio del sistema. A questa percentuale si è arrivati valutando le considerazioni del tavolo prefettizio e i dati epidemiologici che confermano, nella fascia di età 13-19, un’incidenza media del virus più alta (pari a due casi su 10.000) e che manifestano però anche un calo delle classi in quarantena passate da 39 a 33. Questi dati ci consentono di dare segnale apertura pur mantenendo la cautela che ha sempre contraddistinto i provvedimenti in ambito scolastico”.

“Dopo l’attenta verifica che abbiamo condotto – conclude l’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino che con l’assessore Cavo ha partecipato al tavolo prefettizio – siamo convinti che il sistema scolastico all’80% sia compatibile con l’attuale sistema dei trasporti. È importante però che vengano usati tutti i mezzi di trasporto, anche quelli supplementari: tutti devono fare la loro parte perché il flusso venga organizzato e distribuito nel modo migliore, a cominciare dalle aziende di trasporto su ferro e su gomma. Come Regione aiuteremo nel diffondere le informazioni necessarie e vigileremo sull’osservanza delle regole”.

Il piano dei trasporti in vigore, concordato con le singole Prefetture, è tarato su una frequenza al 75% e prevede per il Comune di Genova l’aggiunta di 34 bus turistici sulle tratte più frequentate dagli studenti delle superiori oltre allo scaglionamento degli ingressi e delle uscite su due turni, organizzazione che rimarrà valida anche nelle prossime settimane. Del resto le navette dedicate alla scuola, operate con la collaborazione delle aziende private di trasporto, sono ancora ben lontane dall’essere sature.

L’orientamento della Regione si è rivelato ancora una volta prudenziale, tenendo conto sia della dinamica dei contagi sia delle normative legate al trasporto pubblico locale e al distanziamento.

Con il decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 21 aprile scorso il governo aveva stabilito un minimo del 70% per le lezioni in presenza con la possibilità, a discrezione dei presidenti, di arrivare al 100%. Obbiettivo che sarà raggiunto sì, ma con gradualità.

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