Genova. Giovanni Berneschi, ex presidente di Banca Carige, ha patteggiato 2 anni e 10 mesi per le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Il patteggiamento, che ha riguardato anche altre quattro posizioni nell’ambito dello stesso processo, è stato ratificato dal gup Raffaella Mascarino, nell’indagine del pm Paolo Filippini. Il giudice ha deciso anche la confisca di 21,9 milioni di euro che passano direttamente nelle casse dello Stato.
Questo l’epilogo dello scandalo Carige. L’indagine scandalo partì nel 2013 quando la Banca d’Italia ispezionando i conti di Carige scoprì un sistema di prestiti poco chiari a super-clienti vip e buco da 7 miliardi di euro in crediti deteriorati. La banca dei genovesi ha rischiato il crac a causa delle gestione dei suoi vertici.
Nel maggio del 2014 l’arresto dell’ex presidente del consiglio d’amministrazione Giovanni Berneschi e del capo del settore assicurativo Ferdinando Menconi, accusati di riciclaggio, falso e associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Oltre a loro coinvolti anche il commercialista Andrea Vallebuona, l’immobiliarista Ernesto Cavallini e l’imprenditore Sandro Calloni.
Secondo l’accusa, Berneschi e Menconi avevano fatto acquistare dal ramo assicurativo della banca, Carige Vita Nuova, immobili e quote societarie a prezzi gonfiati dall’imprenditore milanese Cavallini. Poi, con la regia di Vallebona e altri complici tra la stessa nuora di Berneschi reinvestivano le plusvalenze in Svizzera attraverso società schermo, per un totale di oltre 21 milioni nascosti.