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Savona, Zanardi (Rete L’Abuso): “Don Ilario Verri mi calunniò e mentì al processo”

Il presidente dell'associazione savonese ricostruisce il caso e la vicenda giudiziaria

francesco zanardi

Savona. “Un documento proveniente dalla procura di Bergamo non solo prova come don Ilario Verri, abbia sporto una querela calunniosa nei confronti del presidente della Rete L’Abuso Francesco Zanardi, ma soprattutto palesa una gravemente lacunosa attività investigativa sia da parte della procura di Bergamo che di quella di Savona. Viene quasi da pensare alla luce dei vari casi, che la giustizia si accanisca contro chi denuncia e non contro chi è querelato. Soprattutto quando è un prete”.

E’ lo stesso Francesco Zanardi rivelare il caso, partendo dall’inizio della vicenda: “Quando sul sito della Rete L’Abuso ripubblicammo un articolo pubblicato dall’edizione portoghese de “El Pais”, nota testata giornalistica spagnola. Don Verri sporse nei nostri confronti querela per diffamazione alla Procura di Bergamo determinando l’apertura di un’indagine a carico del sottoscritto, nonostante il procedimento dovesse essere svolto a Savona”.

“Sollevammo l’eccezione, all’udienza preliminare ottenendo il trasferimento per competenza al Tribunale di Savona” aggiunge.

Zanardi venne inquisito e rinviato a giudizio, ma per il presidente dell’associazione “il pubblico ministero non verificò se a Bergamo ci fossero state le indagini oggetto dell’articolo inquisito, cosa che avrebbe evitato l’instaurazione del procedimento”.

“Ed al processo don Verri proseguì con le sue falsità, rispondendo alle domande poste dall’avvocato Riccardo Di Rella: “… Lei è mai stato indagato per questi fatti?” e la risposta fu “no, ho saputo che la polizia mi cercava e sono andato spontaneamente a vedere che cosa volevano”.

“Il sacerdote, malgrado tutto ebbe persino la faccia tosta e il coraggio di costituirsi in udienza parte civile chiedendo 50.000 euro di danni”.

“Tutto questo è accaduto a Savona dove la Procura ha archiviato un esposto contro il Governo italiano per omissioni in materia, proprio durante l’esamina del Comitato per la tutela dell’infanzia delle Nazioni Unite che rispose: “… Il Comitato è preoccupato per i numerosi casi di bambini vittime di abusi sessuali da parte di personale religioso della Chiesa Cattolica nel territorio dello Stato Membro e per il basso numero di indagini criminali e azioni penali da parte della magistratura italiana…” conclude Zanardi.

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