Savona. Nelle assemblee pubbliche dell’antica Grecia lo “skeptron” era il bastone che gli oratori si passavano di mano per prendere la parola. Tale emblema di potere ha ispirato gli studenti del Liceo Statale “Chiabrera Martini”, i quali in un sondaggio lo hanno scelto per il nome del loro giornalino online, promosso dai rappresentanti d’istituto e sostenuto dal preside Alfonso Gargano e dalla docente referente Emanuela Antibo. Un’agorà aperta a tutti gli alunni che vogliano raccontare dal loro giovane osservatorio l’attualità, la cultura, lo sport e il “pianeta” scuola.
“Alla nostra età siamo curiosi ed è importante approfondire temi ‘caldi’ in uno spazio libero – spiega la vicedirettrice Sofia Ciccardi, al terzo anno dell’indirizzo Classico – Lo Skeptron è nato nella fase storica migliore: sin dall’inizio del Covid-19 noi studenti ci sentiamo messi in disparte dai ‘piani alti’ e con il giornalino cerchiamo di imporre la nostra voce, pur nel pieno rispetto reciproco”. Il giornalino è anche un canale di socialità e confronto: “Le nostre riunioni sono un ritrovo tra amici vecchi e nuovi – chiarisce – Iniziamo o finiamo sempre con uno scambio d’opinioni”.
“Lo Skeptron è una finestra sul mondo con cui tocchiamo qualsiasi argomento, diamo voce alle nostre istanze ed evadiamo da un periodo complicato soprattutto per la nostra generazione”, aggiunge Gabriele Dorati, direttore del giornalino, al quarto anno del Linguistico e collaboratore della redazione sportiva di IVG.it. Dalla trentina di autori della prima riunione la redazione si è allargata ai 54 di oggi: “Nulla parte mai per mia sola iniziativa se non è prima condiviso, come i contenuti, che sono sempre suscettibili di modifiche prima dell’uscita – afferma – Nell’organigramma chi coordina una sezione lo fa perché si è proposto ed è stato eletto”.
L’iniziativa conferma la dinamicità del “Chiabrera – Martini” anche al di fuori dell’orario di lezione. “Gli allievi che vi collaborano dimostrano di avere ‘i piedi piantati a terra’ e, pur provenendo da classi e studi differenti, offrono punti di vista molto interessanti su ogni ambito”, sostiene Antibo. Come supervisore la professoressa corregge gli eventuali errori e insegna “a prediligere la sintesi e ponderare ciò che si pubblica anziché farlo di getto, perché dobbiamo sempre soppesare le parole anche se parliamo di moda”.
Secondo la docente Lo Skeptron smonta il luogo comune del classico come “liceo in cui non c’è spazio neanche per respirare: se quando tornano a casa i ragazzi desiderano svolgere un’attività scolastica vuol dire che hanno del tempo libero e a loro piace”.