"benvenuta a casa"

Savona, al via il progetto di Usei: una casa di accoglienza per le donne in difficoltà

Nato per aiutare le badanti conviventi che, una volta deceduto il proprio assistito, si trovano senza dimora

Generica

Savona. Una casa di accoglienza per sostenere le donne in evidente stato di vulnerabilità, che hanno bisogno di una dimora per vivere in modo dignitoso senza dover affrontare impegni finanziari insostenibili e vincolanti. È questa l’iniziativa dell’associazione Usei (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia – APS), dal nome “Benvenuta a Casa”.

Un progetto rivolto a tutte le donne, italiane o straniere, che “dopo avere svolto il proprio lavoro presso le famiglie che accudiscono, rimangono senza una casa dove abitare oppure donne sole o mamme single che necessitano di strutture abitative temporanee” spiegano dall’associazione. “L’obiettivo è far sì che queste persone non si sentano escluse o scartate una volta perso il lavoro, ma accolte nella nostra società, riconoscendo l’importante ruolo da loro svolto e non solo (quando va bene) a parole, oltre ad ottenere una rete di solidarietà, anche tra donne”.

L’idea è nata proprio dalla voglia di aiutare le badanti conviventi. “Quando una badante viene licenziata dalla famiglia per il decesso o il ricovero presso una casa di riposo del suo assistito/a, si ritrova improvvisamente senza un alloggio. Spesso, infatti, ha stipolato un contratto che prevede la convivenza e venendo a mancare il lavoro, le viene a mancare un tetto sulla testa”, sottolineano.

Possono, dunque, beneficiare del progetto le donne in difficoltà abitativa, in particolare “badanti”, ma anche le famiglie che si preoccupano della sorte delle loro ex dipendenti e che magari si ritrovano nel dilemma di consentire alla badante di restare ancora presso la loro abitazione pur avendo l’urgenza di impiegare la stessa in altro modo.

ATTIVITÀ PREVISTE

Con l’obiettivo di fornire asilo temporaneo a chi ha perso il lavoro, è stato allestito un appartamento con tutto ciò che è necessario, affinché le ospiti possano alloggiare in un luogo sicuro e confortevole nell’attesa di un nuovo impiego. “C’è da precisare che nel momento in cui perde casa e lavoro, la badante può essere in difficoltà economica immediata, infatti percepirà le competenze relative all’ultimo stipendio, al periodo di preavviso e alla liquidazione dopo un mese, in media. La lavoratrice ha quindi poche possibilità ove andare e tutte precarie” evidenziano da Usei.

“Prevediamo – proseguono – di fornire successivamente anche corsi di formazione, informazione relativa al mercato di lavoro, counseling e coinvolgimento degli enti partner nell’attuazione di queste attività”.

Il progetto si avvale del allestimento di un appartamento di 106 mt quadri, concesso dall’associazione mediante contratto di comodato d’uso gratuito a Savona e si svolgerà a tempo indeterminato, con tempi di permanenza media per ospite di 60 giorni.

“Riteniamo che la precarietà sia un veleno sociale: tutto ciò che lo contrasta offrendo stabilità ed accoglienza contribuisce al benessere collettivo” concludono da Usei.

I SOSTENITORI DEL PROGETTO

L’USEI APS (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia) ringrazia i contributi di:

Fondazione “Agostino De Mari“, nell’ambito del bando “Welfare di comunità” a favore di azioni e iniziative che favoriscono l’inclusione sociale, l’innovazione sociale, nonché il contrasto alla crescita della povertà e alle conseguenze della pandemia.

Associazione “Telefono Donna – Centro Antiviolenza” di Savona, punto di riferimento per tutte le donne del territorio provinciale, una risposta concreta alla volontà di affrontare e risolvere le difficoltà personali e familiari legate ai maltrattamenti e violenze.

Associazione “ANTEAS“, impegnata per avere delle comunità più accoglienti e più inclusive che mettano al centro la persona e dove avvenga il passaggio da soli a solidali.

Associazione “ANOLF”, associazione di immigrati di varie etnie a carattere volontario, democratico che ha come scopo la crescita dell’amicizia e della fratellanza tra i popoli, nello spirito della Costituzione Italiana.

“Ringraziamo anche il patrocinio di: ACLI, AL RAHAMA, AUSER”.

 

 

 

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