Ripartenza?

Protocollo per la sicurezza delle discoteche, Fasciolo (Silb): “Speriamo di riaprire a metà giugno per non chiudere più”

Il documento è in attesa di approvazione da parte del Cts

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Foto d'archivio

Savona. “La nostra speranza è che da metà giugno in poi venga dato il permesso per i locali all’aperto e dall’autunno anche al chiuso. Siamo stati vittime di pregiudizi perché le nostra attività, che riguardano sia le discoteche che i dancing, sono state chiuse di fatto dal 23 febbraio 2020. Dopo aver creato questo protocollo, abbiamo incominciato ad avere degli interlocutori”.

E’ questo il commento di Fabrizio Fasciolo, presidente provinciale della Silb, al nuovo protocollo redatto dalla stessa associazione a livello nazionale in collaborazione con un team di tecnici. Il documento, infatti, ha già trovato consenso nella comunità scientifica ed è in attesa di approvazione da parte del Comitato tecnico scientifico.

“Il protocollo prevede di indossare la mascherina per entrare e poi sarà facoltativa – aveva spiegato Matteo Bassetti, il Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino -. Occorrerà presentarsi in anticipo con l’attestazione vaccinale o l’esecuzione di un tampone rapido antigenico effettuato massimo nelle 36-48 ore precedenti l’evento. La certificazione potrà essere presentata direttamente all’ingresso o con registrazione su sistemi digitali”.

L’obiettivo è chiaro: darsi delle regole per riuscire a riaprire: “Noi abbiamo preparato questo protocollo – spiega Fasciolo -, ora ci adeguiamo alle direttive previste dal protocollo stesso e poi aspettiamo che ci diano una data per l’apertura. Crediamo che questo protocollo sia attuabile. Speriamo di riaprire ora per non chiudere più”, aggiunge Fasciolo.

L’anno scorso le discoteche dopo essere state riaperte con l’inizio della stagione estiva sono state costrette a chiudere a metà agosto a causa del peggioramento della situazione epidemiologica. “Il 17 agosto – ricorda Fasciolo – hanno deciso di chiudere le sale da ballo e tutti i locali al chiuso che non avevano nessuna colpa e da quel momento sono rimasti al palo per un altro anno”.

Una costante durante questo lungo periodo è stata l’incertezza: “Abbiamo dovuto ascoltare le soluzioni più strane, ad esempio il sì alla ‘live musica’, ma qualcuno dovrebbe spiegarci cosa intende. Il dancing dove le orchestre suonano dal vivo sono considerate tali?”.

Non manca la stoccata alle situazioni non consentite: “In provincia di Savona ci sono tante occasioni dove la gente balla regolarmente anche in balli di coppia. Vorrei si evitasse il problema dello scorso anno dove non si potevano fare sagre e poi sono stati i Comuni che hanno autorizzato il ballo in piazza”.

“Verranno fatti due esperimenti – spiega Fasciolo – alla Praja di Lecce e al Fabrique di Milano per verificare la validità e l’efficacia del protocollo con un tampone in uscita dal locale”.

In merito al protocollo è intervenuto anche Matteo Bassetti: “Altri paesi lo hanno già fatto con successo. Ora tocca anche all’Italia per non rischiare di essere sempre gli ultimi. I giovani hanno perso un anno di relazioni umane, sport e divertimento. Da padre, prima che da medico, voglio tornare a vedere i giovani sorridere e divertirsi. Io lavoro tutti i giorni anche per loro affinché si possa tornare presto alla normalità”.

Dai locali le nuove norme sono state accolte positivamente. “Siamo molto ottimisti sulla ripartenza – dice Angelo Pisella, titolare della Suerte e delle Rocce di Pinamare -. I protocolli bisogna rispettarli. Dopo un anno finalmente vediamo uno spiraglio ma speriamo di non richiudere. Il sentore è questo”.

La fiducia è riposta solo per quanto riguarda i locali all’aperto: “Per i locali al chiuso è ancora un grande punto interrogativo”. La speranza è quella di poterli riaprire in autunno e riuscire a fare la stagione estiva con lo spazio all’aperto: “Noi abbiamo preparato il calendario e abbiamo contattato gli artisti. Per prenotarli aspettiamo che ci sia qualche certezza in più e che tolgano il coprifuoco”.

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