Savona. “Oggi la sentenza ci consegna un riconoscimento di responsabilità quindi fortemente attenuato, ma non per questo accettabile. Leggeremo le motivazioni con estrema attenzione, ma sin d’ora possiamo affermare che impugneremo la sentenza al fine di cancellare ogni ombra che ancora residua a carico del professor Grappiolo”. A dirlo sono Franco Vazio e Claudio Schiaffino, rappresentanti legali dell’ortopedico Guido Grappiolo, commentando la sentenza relativa all’inchiesta Gsl giunta oggi in tribunale a Savona.
“La sentenza pronunciata dal tribunale di Savona ci soddisfa a metà: vedremo le motivazioni, ma la impugneremo certamente – preannunciano i due avvocati – Durante le indagini erano state contestate al professor Grappiolo centinaia di cartelle cliniche; lo stesso Pm Ubaldo Pelosi, anche alla luce dell’istruttoria dibattimentale, in sede di requisitoria ha inteso di ridurre di molto il numero delle contestazioni”.
“Oggi il tribunale, presieduto dal dottor Marco Canepa, ha escluso ogni responsabilità del professor Grappiolo per tutte le cartelle cliniche e gli interventi eseguiti presso l’ospedale Humanitas di Milano e per la stragrande maggioranza anche di quelle eseguite presso l’ospedale di Albenga. Si tratta di contestazioni afferenti solo la compilazione delle suddette cartelle cliniche che lo vedevano presente quando invece lo stesso era pacificamente altrove, come sempre ammesso. Non viene contestata la sua opera materiale, ma di aver concorso moralmente nella commissione dei fatti, determinando o rafforzando in altri tale volontà ed opera”.
“Riteniamo di aver provato compiutamente l’estraneità del professor Grappiolo e di aver puntualmente spiegato che lo stesso non aveva neppure alcun interesse, anche economico, a fare o promuovere tale irregolari compilazioni”, concludono Vazio e Schiaffino.