Cairo Montenotte. “È solo il primo passo, il punto di partenza, per ottenere un vero ospedale che funzioni”. Così il sindaco Paolo Lambertini commenta la riapertura del Punto di primo intervento dell’ospedale San Giuseppe fissata per il 1° giugno.
“La riattivazione del ppi è frutto di un lavoro continuo e un’attività di pressing su Asl e Regione che stiamo svolgendo come amministrazione da molto tempo” dichiara il primo cittadino che, a cui lo accusa di non aver fatto nulla, risponde: “Preferiamo questa strada rispetto ai gesti eclatanti che, come dimostra il passato, sono risultati poco utili”.
Ma quale sarà il futuro dell’ospedale? “Posto che tutto quello che succederà dipenderà dall’andamento della pandemia e ovviamente ci auguriamo che la situazione continui a migliorare, l’obiettivo è di avere in futuro un ospedale vero che collabori con le altre strutture della provincia – spiega – Per farlo il presupposto è che vengano riattivati il day surgery, le sale operatorie, i reparti e le cosiddette attività di elezione. E questo è prioritario rispetto al portare il Punto di primo intervento all’attivazione h24”.
Dall’1 giugno, infatti, il ppi sarà aperto 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, lasciando scoperte le ore notturne. Ma questo aspetto non preoccupa Lambertini: “In Valbormida sono state abilitate diverse piste di atterraggio per l’elisoccorso, una anche a Cairo, che sicuramente in caso di emergenze valgono di più rispetto al ppi”.
E sulla privatizzazione, con l’ennesimo rinvio dell’udienza a settembre: “Il dialogo con le istituzioni non si è mai fermato, il ritardo è dovuto alla giustizia italiana, attendiamo di capire quali sono le intenzioni” conclude il sindaco.