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Protesta dei giornalisti, il sostegno dei sindacati: “Persi 5 mila posti di lavoro, Governo mantenga impegni assunti”

La manifestazione è indetta per martedì primo giugno sotto la sede della prefettura di Genova

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Liguria. “È importante continuare a fare leva su responsabilità, solidarietà, coesione sociale e verità per salvaguardare il comparto dell’informazione che, da tanti anni, sta subendo molteplici attacchi. Anche la Uil della Liguria si unisce alle richieste dei giornalisti che chiedono con forza provvedimenti urgenti a tutela della dignità e dei diritti dei precari dell’informazione”.

A dirlo è Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria. “Il nostro sindacato aderisce alla protesta dell’Associazione Ligure dei giornalisti e dell’Ordine dei giornalisti della Liguria indetta per martedì primo giugno sotto la sede della prefettura di Genova, a sostegno di un’informazione libera, plurale e al servizio dei cittadini”.

“Negli ultimi cinque anni – spiegano dal sindacato – il settore dell’editoria ha perso 5 mila posti di lavoro, per questa ragione il lavoro resta ancora lo strumento più efficace, insieme alla dignità e alla libertà di espressione, per la salvaguardia del settore. Chiediamo che venga promosso il pluralismo anche contro l’arroganza dei colossi multinazionali che approfittano del lavoro giornalistico e ne dispongono senza rifondere un centesimo di quanto lucrato. Va restituita dignità anche alla missione della televisione pubblica, che deve essere al servizio dei cittadini e non dei partiti”.

“Purtroppo anche secondo la Uil Liguria il Piano nazionale di ripresa e resilienza non offre l’attenzione necessaria ad un comparto importante e fondamentale per formare un’opinione pubblica consapevole. In questi anni la Uil Liguria è sempre stata accanto alle rivendicazioni dei giornalisti che, anche sul territorio, soffrono la crisi dell’editoria e ne pagano il prezzo con un lavoro sempre più precario e svalutato. “Riforme e risorse, quindi, sono più che mai necessarie per rilanciare un settore che sta a cuore a tutto il Paese”, conclude Ghini.

A unirsi al coro la Cgil ligure: “Aderiamo al presidio per chiedere al Governo di mantenere gli impegni assunti per sostenere il lavoro di chi ogni giorno produce informazione al servizio dei cittadini – affermano dal sindacato -. Riconoscere ruolo e dignità professionale a giornaliste e giornalisti è importante sempre, ma nell’attuale contesto sociale in cui la quantità di informazione spesso surclassa la qualità, diventa un principio non più derogabile”.

Poi concludono: “Crisi editoriali e precariato diffuso continuano a falcidiare un settore strategico, del quale però la democrazia non può fare a meno. La Cgil ligure sarà presente in Prefettura con una propria delegazione”.

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