Savona. E’ stata approvata dal consiglio comunale di Savona la delibera per l’esproprio dei terreni dei due privati che non hanno accettato l’accordo bonario per la cessione degli appezzamenti. Questo atto consente al Provveditorato delle Opere Pubbliche lo sblocco dell’iter volto a ripristinare l’infrastruttura funiviaria che trasporta le rinfuse dal porto di Savona alla Val Bormida.
La delibera, che aveva scatenato alcune polemiche in commissione consiliare, ha suscitato una accesa discussione anche in consiglio comunale. In questa fase, il consigliere comunale pentastellato Manuel Meles, ha presentato un emendamento che è stato poi respinto dal consiglio con il quale ha proposto che il Comune si faccia portavoce delle famiglie che abitano quelle zone sia con il Provveditorato che con Funivie per introdurre “migliorie, integrazioni progettuali per ridurre al minimo i rischi e i danni potenziali per persone e attività anche per le infrastrutture a valle (l’autostrada, ndr)”. Una delle due famiglie nei terreni limitrofi all’infrastruttura ha un’azienda agricola e aveva manifestato la scorsa settimana il “disagio provocato dagli interventi di ripristino provvisori”.
Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio precisa che la questione si divide in due aspetti: “Abbiamo fatto pressione all’allora Mit e all’attuale Mims per chiedere che il ripristino fosse il più veloce possibile sia per i lavoratori che per sollevare la città di Savona e il colle di Cadibona dal traffico pesante“.
In merito all’emendamento il sindaco spiega che sono “interventi che non sono di competenza comunale” e che quindi “l’azione del Comune sarebbe un’ingerenza nell’iter gestito da un altro ente. Non possiamo essere il mediatore tra un privato e il Provveditorato alle Opere Pubbliche”. “Abbiamo risposto alle famiglie coinvolte – spiega Caprioglio -. Ci eravamo immediatamente adoperati per consentire il passaggio di sicurezza ma con carattere provvisorio nell’attesa che si realizzino i lavori definitivi. Al momento la situazione è sotto controllo ma i lavori sono urgenti”.
I consiglieri si dividono tra chi, da una parte, difende l’azienda e l’occupazione sostenendo la necessità di intraprende un percorso verso la transizione ecologica che contempli, con gli anni, il trasporto di una nuova tipologia di rinfuse. Dall’altra, alcuni ritengono che l’impianto non debba essere ripristinato.
Cristina Battaglia (Pd), Barbara Pasquali (Italia Viva) e Luigi Bussalai (Con Ilaria Caprioglio Vince Savona) ricodano il ruolo rivestito dall’impianto a livello locale e nazionale: “L’infrastruttura riveste un’importanza strategica e ci sono posti di lavoro da salvare”. Battaglia, Pasquali e Ravera (Rete a Sinistra) rimarcano la valenza ambientale che riveste la funivia per il trasporto delle merci e ricordano che attualmente il carbone viene trasportato su gomma.
Il consigliere del Gruppo Misto Emiliano Martino ha focalizzato l’attenzione sull’esproprio ma ha sottolineato che il governo ha riconosciuto l’importanza stanziando una cospicua somma: “Ho sempre considerato l’esproprio una violenza inaudita di chi su un territorio ha anche speso del denaro per acquistare degli spazi e ha investito in un’attività che ha anche una valenza sociale oltre che commerciale. Per queste motivazioni bisogna capire quali sono le prospettive”.
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