Albenga. “Spiace costatare la strumentalizzazione di un evento religioso a scopi politici e propagandistici peraltro basata su elementi totalmente inesistenti e a discapito di una comunità che nei confronti della nostra città si è sempre mostrata solidale in particolare in momenti difficili come quelli legati al Covid”. Inizia così la replica dell’amministrazione comunale di Albenga alle accuse del consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia Roberto Tomatis. Che, in occasione della festa di fine Ramadan, ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, rea, secondo l’esponente di opposizione, di aver autorizzato assembramenti di persone senza mascherine.
“Dato atto che la libertà di culto è sancita dalla costituzione e gli ultimi DPCM consentono di organizzare le celebrazioni di carattere religioso ferma restando le misure di prevenzione legate al Covid 19 – spiegano dal Comune – peraltro indicate in un piano della sicurezza redatto a spese della comunità musulmana da parte di un professionista esperto in materia, abbiamo ritenuto di concedere uno spazio adeguato per dimensioni e collocazione. Il piano della sicurezza correlato alla comunicazione dell’evento è stato inoltre inviato alla Prefettura e ai Carabinieri che nulla hanno eccepito alla realizzazione di tale celebrazione religiosa durata circa tre ore”,
“È oltremodo irriverente e offensivo nei confronti dei fedeli che, professando il proprio credo si sono radunati in preghiera, paragonarli a chi, disattendendo le più elementari regole di distanziamento, si raduna nelle piazze bevendo smodatamente e creando problemi di ordine pubblico. L’attacco del consigliere Tomatis non fa altro che fomentare l’odio interrazziale e alimentare conflitti sociali ai soli interessi personalistici e politici” concludono.