Savona. “Consegne gratuite fino al 30 giugno”, è questo il cartellone pubblicitario firmato Esselunga affisso nelle vie della città di Savona e in altre località della provincia. Una campagna evidentemente aggressiva (data la gratuità) e anche massiccia, dato che i manifesti “spuntano come funghi”: non solo la città della Torretta si è riempita di questi annunci (in corso Ricci, in corso Vittorio Veneto, in via XX Settembre e anche sugli autobus) ma pure diverse località della Riviera.
Ormai è noto, tanti supermercati hanno deciso di consegnare direttamente la spesa ai propri clienti. Ma questa volta a offrirsi è un marchio non presente nel territorio savonese. Impossibile non porsi la domanda, dopo le voci dei mesi scorsi: che sia un “banco di prova” per una futura apertura nel savonese?
“Da fine aprile – spiegano da Esselunga -, il servizio e-commerce è attivo in tutti i comuni costieri e Boissano e Albisola Superiore. Gli ultimi mancanti si sono aggiunti in questi ultimi giorni. L’ingresso in Liguria di ‘Esselunga a Casa’ risale allo scorso settembre sulla città di Genova per poi estendersi anche a La Spezia e ora servire anche la riviera di ponente”.
La differenza con le altre due province è legata alla presenza di un punto vendita, aperto in entrambi i capoluoghi citati. Nella città della Lanterna è stato inaugurato proprio pochi mesi fa, nel quartiere di Albaro, in via Piave. Nello stesso periodo, a Savona, si parlava di trattative in corso tra Esselunga e i proprietari delle aree ex Binario Blu in piazza del Popolo proprio per il possibile sbarco del brand lombardo anche nel ponente ligure. Il progetto farebbe parte della riqualificazione delle aree degradate tra il tribunale e il torrente Letimbro.
Sarà una strategia per tastare il terreno e iniziare ad affezionare potenziali clienti in vista dell’espansione in territorio ligure e, in particolare, in provincia di Savona? La “guerra” in primis sarebbe fatta alla Coop. Il messaggio è fin troppo chiaro: nella città della Torretta e in quella del Muretto, infatti, i cartelli sono affissi proprio accanto a quelli della Coop.

Ma non solo: corso Ricci, la strada che porta al centro commerciale Il Gabbiano, dove è presente l’Ipercoop, è stata “tappezzata”.

E a quanto pare c’è già chi ha iniziato a utilizzare il servizio: il furgone di Esselunga è stato “avvistato” in più punti della provincia (qui sotto ad esempio lo vediamo a Loano).

I commercianti di Savona intervistati da IVG a inizio marzo avevano espresso la loro contrarietà giustificata dalla concorrenza che avrebbe affossato le loro attività. Ma dalle interviste realizzate a Genova all’uscita del punto vendita di Albaro, era emersa una realtà diversa, anche se da considerare tenendo presente delle differenze esistenti tra una città metropolitana e un piccolo capoluogo di provincia: i nuovi clienti non provenivano dai negozi di quartiere ma erano stati sottratti agli altri supermercati.
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Sul tema si erano sollevate le polemiche politiche sia da parte del consigliere regionale di minoranza Ferruccio Sansa che si era scagliato con il presidente di Regione Giovanni Toti che alcuni politici savonesi tra cui il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti e il candidato sindaco di centro sinistra Marco Russo che aveva sottolineato come “il commercio sia un tema cruciale per il turismo e per la riqualificazione urbana di Savona anche nei quartieri. Le parole d’ordine sono programmazione e coinvolgimento di tutti gli interlocutori. Parlare di nuovi ipermercati al di fuori di queste linee guida è sbagliato ed inutile. Piuttosto, il commercio al dettaglio è l’anello di congiunzione tra turismo e città e nel contempo è il presidio di territorio, soprattutto nei quartieri”.
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