Cambiamenti

Effetto Covid sul mercato immobiliare savonese: triplicata la richiesta di case nell’entroterra

Interessa particolarmente anche la presenza di una stanza in più per lo smart working

Castelvecchio

Savona. Rispetto al periodo precedente alla pandemia è triplicata la domanda di immobili nell’entroterra savonese, in particolare di case indipendenti che abbiano uno spazio. E’ questo l’effetto sortito dalle restrizioni a cui i decreti hanno sottoposto gli italiani per oltre un anno nel tentativo di contenere la diffusione della pandemia. Tra chi sosteneva “Tornerà tutto come prima” e “Ormai il mondo è cambiato”, al momento, sembra avere ragione, almeno per questo settore, chi propendeva per la seconda opzione.

“Se prima del Covid su dieci transazioni solo una era per una casa nel verde – spiega Fabio Becchi, presidente provinciale della Fiaip – ora sono addirittura tre. In cima alle priorità si trova la presenza di una buona connessione, alcuni paesi sono ancora poco attrezzati, è ancora presto, ma i Comuni si stanno adeguando anche perché ne giovano per primi, avendo un introito notevole con il pagamento delle tasse”.

Non solo la richiesta di case con il giardino in località che fino a poco tempo fa non suscitavano interesse, ma anche desiderio di trovare un appartamento abbastanza grande da avere una stanza in più da adibire a ufficio da sfruttare per lo smart working.

“Questa tendenza ha iniziato a realizzarsi con l’estate dello scorso anno”. Dopo la flessione dovuta al lockdown, che ha raggiunto in provincia di Savona il -25% poi c’è stata la ripresa: “Le agenzie immobiliari hanno potuto riaprire il 4 maggio 2020, abbiamo avuto bisogno di due mesi di assestamento ma poi abbiamo decollato”. I prezzi non hanno registrato una variazione rilevante: “La domanda è alta ma l’offerta è abbondante da soddisfarla. Per la legge di mercato quindi i prezzi sono rimasti stabili”.

“La maggior parte compra, ma sono in crescita anche le locazioni brevi. Chi prima andava in albergo ora predilige l’appartamento. Tra gli acquirenti molti investono sulla seconda casa e arrivano da Lombardia e Piemonte. Questo è sempre stato il nostro bacino di utenza. Poi certo, tra chi compra sono pur sempre rimasti, soprattutto nei centri di maggiore dimensione, come Savona o Albenga, i residenti in provincia”.

“I mutui non hanno subito nessun attacco dal Covid – aggiunge Marilù Ravina, vicepresidente Fiaip -. Anzi, il 2020 è stato un anno formidabile. La richiesta c’è da parte di tutte le fasce di età ma si è abbassata molto l’età media, infatti si apprestano a comprare casa soprattutto i giovani aiutati anche dalle ultime novità del decreto Draghi, addirittura ragazzi di 22 o 23 anni”.

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