"io leggo perché"

Curiosità, convivialità e tanta passione per i libri: la Compagnia dei Lettori di Savona si racconta a IVG.it

"Lo spirito di fondo è stimolare all'interesse anche verso generi che non sono i nostri preferiti o non conosciamo"

L’etimologia della parola “compagnia” deriva dal latino “companio”, composto di “cŭm” e “pānis”, propriamente “che mangia lo stesso pane”. Diverse sono in genere le compagnie che si “nutrono” dello stesso “alimento”, ad esempio un copione teatrale, ma a Savona ne spicca una per la sua originalità: la Compagnia dei Lettori.

“L’idea ci è venuta nel 2015, quando la Feltrinelli ha aderito all’iniziativa nazionale ‘Io leggo perché’, con cui gli iscritti potevano incentivare altre persone alla lettura regalando loro un volume – raccontano la libraia Alessandra Bruno e Victoria Lauri, cofondatrici insieme al titolare Paolo Schiavi e alla scrittrice Emanuela Abadessa – Con altri ‘messaggeri’ abbiamo deciso di riunirci ogni mese per discutere e proporre libri da leggere ed è nato il nostro gruppo”.

Oggi i membri sono sia adulti (una trentina) sia giovani fra i 13 e i 18 anni (da un paio d’anni sotto il nome di Libriganti) sia bambini dai 7 agli 11. “Per le prime due fasce d’età basta scegliere un testo e commentarlo durante gli incontri, invece con i piccoli teniamo una lettura sul momento ed essi esprimono il loro pensiero”, spiegano le cofondatrici. La compagnia è onnivora, perché, affermano Bruno e Lauri, “lo spirito di fondo è stimolare alla curiosità anche verso generi letterari che non sono i nostri preferiti o non conosciamo”. Tuttavia al suo interno ci sono tre sottogruppi dedicati ad altrettante tipologie di pubblicazioni: i Classici, i Saggi e il romanzo Rosa.

A causa del Covid-19 l’associazione ha proseguito la sua attività a distanza con videoletture e riunioni virtuali. “In estate abbiamo ripreso gli appuntamenti dal vivo, anche con i ragazzi, ma poi ad ottobre ci siamo dovuti fermare di nuovo – ricordano le cofondatrici – Dall’inverno scorso stiamo utilizzando le chat di WhatsApp ma appena sarà possibile ci ritroveremo in presenza”. Del resto le iniziative da preparare sono sempre tante: oltre ai normali incontri i “compagni” possono infatti partecipare attivamente a gite e cene a tema, workshop con gli autori e cineforum su film tratti da libri. In più ogni Natale si tiene il tradizionale “Santa Book”, una serata durante cui ci si dona a vicenda un volume.

Infine quest’anno “ciascuno di noi ha adottato un canto dell”Inferno’ della ‘Divina Commedia’ e lo racconterà in un filmato che gireremo in vari punti della città per far conoscere Dante Alighieri in maniera semplice a tutti”, anticipano Alessandra Bruno e Victoria Lauri.

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