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Covid, minoranza in Regione: “Vaccini a personale coop sociali e tamponi gratis per chi accede a strutture per anziani e disabili”

"Gli operatori devono poter rientrare tra le categorie prioritarie per non esporre pazienti fragili ad un potenziale rischio di contagio"

vaccino covid

Regione. “Riceviamo le segnalazioni delle famiglie e registriamo la loro preoccupazione sul mancato accesso ai vaccini per il personale che opera nelle cooperative sociali e per gli operatori diversamente inquadrati nell’assistenza domiciliare ad anziani e disabili gravi. Gli operatori devono poter rientrare tra le categorie prioritarie per non esporre pazienti fragili ad un potenziale rischio di contagio: chiediamo alla giunta di attivarsi per dare anche a loro la possibilità di ricevere la somministrazione e operare in sicurezza”. Lo afferma il consigliere regionale ligure del Partito Democratico-Articolo Uno Pippo Rossetti, annunciando sul tema un ordine del giorno nella prossima assemblea di lunedì.

“Chiederemo – sottolinea Rossetti – che gli operatori delle cooperative sociali, chi segue l’assistenza a domicilio di pazienti psichiatrici, anziani e disabili, ma anche le persone senza dimora e le associazioni che operano a loro sostegno vengano convocati immediatamente all’hub della Fiera per poter essere vaccinati come è stato fatto per il personale sanitario, mettendoli così in sicurezza rispetto ad un potenziale rischio”.

“Nel documento inseriremo anche la possibilità che siano resi gratuiti e fin da subito i tamponi per i parenti di pazienti che vanno in visita nelle strutture, fino ad ora a carico delle famiglie. Su questi due temi chiederò a tutti i capigruppo la condivisione della proposta”.

Ad aggiungersi al coro, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini che commenta: “Si continua a pensare alle percentuali di dosi somministrate sul numero di quelle ricevute, a fughe in avanti per categorie sempre più giovani. Il tutto solamente per recuperare posizioni nella classifica nazionale. Ma quanto si hanno a cuore i cittadini fragili e più bisognosi di attenzioni perché affetti da patologie gravi? Penso ad esempio agli allergici cui si garantisce un solo giorno di somministrazioni la settimana… Anziché terminare celermente gli ultra 80enni, i 70 e 60enni, anziché accelerare sulle vaccinazioni a domicilio, qui non sentiamo che parlare di prenotazioni per i 40enni”.

“Eppure, il commissario all’emergenza ha chiaramente raccomandato alle Regioni di coprire prima tutti gli over 60. Conveniamo dunque anche noi con quanto dichiarato da Figliuolo: facile farsi prendere dalla propaganda. E Toti, con la sua corsa ad aprire le prenotazioni ai più giovani, sta facendo proprio questo, dimenticando che se non mettiamo prima in sicurezza le categorie fragili, quelle che sono peraltro più a rischio ospedalizzazione seria, non ne usciamo” continua Ugolini.

Poi conclude: “Da alcune fonti, e sono concittadini che hanno appena prenotato il vaccino, apprendiamo che persone nate ad esempio nel 1971 saranno già vaccinate a fine maggio: ma che velocità! Intanto, l’hub della Fiera del Mare va però a due velocità: andamento lento per la parte pubblica gestita dall’Asl, turbo per quella gestita dal privato che si vede garantita la fornitura più corposa di vaccini Pfizer e Moderna. Toti sta facendo politica sulla pelle dei cittadini!”.

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