Pensiamoci

Correva l’anno 2002

Così l’ex sindaco Ruggeri con la sua squadra “inventò” le Bandiere Blu per le le Fornaci e la Vecchia Darsena

“Nessuno aveva pensato alle potenzialità di Savona”. Le idee per oggi: ampliare il porticciolo verso Albissola

Savona darsena vista veduta

Savona. Adesso è fin troppo facile snocciolare con giusta soddisfazione i numeri: Savona è al secondo posto in Italia nell’ambita classifica delle Bandiere Blu con 13 spiagge (Salerno ne ha una in più). Non solo: fa ancora una volta la doppietta, cosa rara, perché ottiene la Bandiera Blu anche nell’altra categoria, quella dei porticcioli, con la Vecchia Darsena.

Più difficile fu ottenere la prima Bandiera Blu, nel 2002, grazie alla lungimiranza degli amministratori di allora, il sindaco Carlo Ruggeri e l’assessore Wilma Pennino, e del personale degli uffici comunali, tra cui Ruggeri ricorda con gratitudine il compianto Giancarlo Onnis, funzionario del settore ambiente.

Come spesso accade a Savona, era difficile pensare in grande, ipotizzare che la città potesse rivaleggiare con le perle della Riviera. Ma poteva contare ad esempio su un depuratore, il fattore più importante per la qualità dell’acqua.

Racconta Ruggeri: “Ci rendemmo conto che avremmo potuto avere i requisiti per la Bandiera Blu, ma lavorammo in silenzio per evitare delusioni. Invece fummo promossi, sia per la spiaggia delle Fornaci sia per l’approdo della Vecchia Darsena”.

Era solo il primo passo, cui seguirono l’ammodernamento e la riqualificazione degli stabilimenti balneari, che anch’essi dovevano avere e mantenere determinati standard. “Sul lungomare – continua Ruggeri – arrivarono anche le palme, che ci furono regalate da alcuni privati”.

Tutto questo nei primi Anni 2000. Ma che farebbe oggi Carlo Ruggeri? Risponde l’ex sindaco: “I temi sono molti, ma sarebbero altre storie. Mi fermerei alla Vecchia Darsena per dire che andrebbe ampliato il porticciolo sfruttando lo spazio delle ex Funivie, pur tenendo una parte del vecchio impianto come vuole la Soprintendenza, per spingersi verso Albissola con i posti barca e magari utilizzare un unico percorso pedonale fino alla passeggiata degli Artisti. Le varianti possono essere molteplici, l’importante è avere idee”.

Tutto ciò che di buono è stato fatto in passato ha ragione di esistere anche e soprattutto se serve da stimolo per il futuro. E Savona di questo pare avere tanto bisogno.

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