Liguria. Potrebbe arrivare già oggi pomeriggio, nel corso di una cabina di regia a Roma, il passo decisivo del Governo verso il superamento del coprifuoco alle 22. I dati sui contagi infatti, le ospedalizzazioni e i decessi a livello nazionale, insieme alla progressione della campagna di vaccinazione, hanno portato persino il ministro della Salute Roberto Speranza ad ammettere che nelle prossime settimane il coprifuoco potrebbe essere allentato.
Adesso da capire quelle che saranno le modalità, viste le forzature politiche all’interno della maggioranza di governo. Il centrodestra spinge per aprire tutto e subito, quindi chiede di eliminare il coprifuoco o spostarlo fino alle 24; il centrosinistra, che frena in nome di un cauto rigorismo, pensa sia meglio muoversi per fasi passando inizialmente dalle 22 alle 23. Nei giorni scorsi si era parlato del 24 maggio come data per l’ampliamento della fascia ma quella data potrebbe essere anticipata proprio in base all’esito della cabina di regia di oggi.
A chiedere che il coprifuoco sia spostato almeno fino a mezzanotte, al di là della politica, sono le attività commerciali che stentano a ripartire. Ristoranti, bar ma anche cinema e teatri.
La Liguria non è da meno nell’ambito di questo dibattito. “A un passo dalla zona bianca, con la Città metropolitana di Genova a la Provincia di Savona al di sotto, in modo significativo, della quota che la determina, ovvero 50 casi ogni 100mila abitanti”, ricorda il presidente della Regione Giovanni Toti che sottolinea anche il buon andamento di vaccinazione e svuotamento degli ospedali, pungolando il governo.
“Le riaperture non sono solo possibili ma necessarie – dice – con questi dati, il coprifuoco è una misura che può e deve essere superata per dare un vero impulso alla ripartenza del Paese. Serve mantenere alta l’attenzione, monitorare costantemente l’andamento del contagio, ma anche ripartire”.
E dalla Liguria anche una spinta in più verso la riapertura delle discoteche: il virologo Matteo Bassetti ha preparato un protocollo che dovrebbe permettere l’attività dei locali da ballo in sicurezza basato fondamentalmente sullo stesso principio del green pass: oltre al biglietto di ingresso, presentare vaccino o tampone.