Reazioni

Carcere in Valbormida, sindaco di Cengio: “Incomprensibile e faziosa la posizione di Sansa”

Dotta: "Dichiarazioni del consigliere sono fortemente offensive nei confronti degli abitanti della Valbormida"

carcere dotta cengio

Cengio. “In questa annosa vicenda trovo incomprensibile e faziosa la posizione del consigliere di minoranza, Ferruccio Sansa, che si è dichiarato contrario a tale iniziativa. Il consigliere Sansa risulta essere un’altra persona che parla di realtà che non conosce affatto e le sue dichiarazioni sono fortemente offensive nei confronti degli abitanti della Valbormida. Sansa ha dichiarato di avere molte perplessità sulla costruzione di un carcere in valle in quanto in passato la stessa ‘è stata destinataria di tutte le attività più inquinanti e impattanti sul territorio'”.

E’ con queste parole che il sindaco di Cengio Francesco Dotta commenta il disappunto di Sansa. Ieri infatti è stato approvato un ordine del giorno in Regione, presentato dal gruppo “Cambiamo con Toti”, che impegna il presidente Giovanni Toti e la sua giunta ad attivarsi presso gli uffici governativi competenti al fine di “ridurre al minimo i tempi per individuare un’area idonea alla costruzione di un nuovo carcere a servizio della provincia di Savona”.

“Il consigliere Angelo Vaccarezza e i suoi colleghi hanno anche auspicato la costruzione del nuovo carcere in Valbormida utilizzando le aree industriali dismesse – afferma Francesco Dotta che, parimenti al Comune di Cairo Montenotte, ha dato la propria disponibilità a “ospitare una struttura carceraria moderna e funzionale”. “La costruzione di una struttura penitenziaria è ormai indispensabile per la nostra provincia – aggiunge il primo cittadino di Cengio -, erigerla in Valbormida, in ex aree industriali e peraltro dopo che i Comuni rivieraschi hanno evidenziato la loro indisponibilità ad accogliere tale struttura per mancanza di zone idonee, certificherebbe che i cospicui investimenti economici spesi per le opere di bonifica hanno ottenuto l’obiettivo prefissato”.

“Quindi, secondo la logica del consigliere Sansa, visto che abbiamo convissuto per anni con problemi ambientali, ora che l’inquinamento è stato azzerato, dobbiamo continuare a vivere come cittadini di serie B, impossibilitati a fare scelte e riprogrammare il proprio futuro?  – riprende Dotta -. Sansa aveva dichiarato: ‘ora si accetta il carcere perché si teme che arrivi anche di peggio’. Ma questo Signore pensa che gli abitanti della Valbormida siano tutti dei fessi? Ricordo che parliamo di persone intraprendenti e laboriose che per decenni hanno partecipato attivamente alla crescita industriale ed economica di questo paese e che molti di essi hanno pagato un tributo altissimo in termini di salute a causa della mancanza di leggi adeguate”.

“Ed ora che vi sono i presupposti per ipotizzare e programmare una ripartenza del territorio, il buon Sansa vuole stoppare il tutto. Complimenti!! Prima di fare affermazioni è doveroso conoscere e quindi, come già fatto in precedenza con altre persone, invito il consigliere Sansa a venire a Cengio, dove peraltro non credo sia mai venuto, a vedere e toccare con mano la realtà dei luoghi ed in particolare la situazione dell’ex sito industriale Acna dove, sono certo, troverà una situazione totalmente opposta da quella da lui ipotizzata” conclude il sindaco di Cengio.

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