Borgio Verezzi. Si è spenta ieri dopo aver combattuto con forza contro un brutto male Mariella Sanguineti, storica volontaria di Borgio Verezzi di Find The Cure.
Aveva 74 anni e oggi, dopo la sua morte, sono molti gli amici e i conoscenti a ricordarla come “un’anima speciale”. Perché Mariella, grazie al suo altruismo e al suo amore per la vita, è entrata nel cuore di moltissime persone.
Le stesse persone che oggi la ricordano con le parole di chi si sente smarrito per la perdita di una persona speciale: “Nonostante il dolore per la perdita di sua figlia Alessia avvenuta 26 anni fa – scrivono le amiche e gli amici di Mariella -, ha saputo riempire la sua vita di amore, generosità, altruismo. È stata un dono per chiunque l’abbia incontrata, sia sul lavoro che nella vita personale. Il suo essere amica amorevole sempre presente e sempre disponibile, generosa in ogni forma possibile e immaginabile”.
Conosciuta e apprezzata da tutto il mondo Find The Cure ligure, lombardo e piemontese, Mariella ha lavorato per diversi anni nell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. La notizia della sua scomparsa, avvenuta nella giornata di ieri, ha colpito profondamente anche tutta la Val Maremola, dove Mariella era molto attiva e presente.
Toccante il ricordo di Giorgia Rizzonato, responsabile ligure di Find The Cure: “Purtroppo oggi Find The Cure e tutti noi perdiamo un pilastro e un punto di riferimento insostituibile – si legge in un post -. Dopo una lunga malattia affrontata con una forza indescrivibile, Mariella, una delle pià storiche volontarie di Ftc, ci ha lasciato. Spero che il suo esempio rimanga sempre vivo in ciascuno di noi. Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te. Ciao Mari”.
Mariella Sanguineti lascia il marito Franco, due sorelle e la nipote Stefi. Il funerale sarà celebrato sabato 15 maggio alle ore 10.30 presso la Chiesa Gesù Redentore di Borgio Verezzi. La famiglia di Mariella ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento alla nipote Stefi, al personale del reparto secondo 17 e a tutti i medici della terapia del dolore del Santa Corona.