Incontro

Bellanova a Vado Ligure: “Funivie priorità, il sistema portuale al centro del rilancio post Covid” fotogallery

"Per il nuovo commissario ho chiesto al ministro di agire rapidamente"

Vado Ligure. “Creare opportunità di lavoro per chi non ce l’ha, per i nostri figli, per le persone che si trovano in quelle filiere che non sono più competitive”. E’ questa la scommessa su cui deve puntare il territorio savonese secondo il vice ministro alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile Teresa Bellanova, stamattina in visita al porto di Vado Ligure per un incontro con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali.

Presenti il presidente dell’Autorità Portuale Emilio Signorini, la deputata di Italia Viva Raffaella Paita, i sindaci di Savona, Vado e Quiliano Ilaria Caprioglio, Monica Giuliano e Nicola Isetta, il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri, il senatore della Lega Paolo Ripamonti, il presidente di Confcommercio Savona Vincenzo Bertino, il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, il presidente dell’Unione industriali Alessandro Berta, il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa, il coordinatore della Uil Savona Franco Paparusso, i consiglieri comunali di Savona Barbara Pasquali ed Elda Olin Verney, l’amministratore delegato di APM Terminal Paolo Cornetto, il componente del comitato di gestione dell’Autorità Portuale Rino Canavese, il direttore del porto di Savona Paolo Canavese.

“Il Pnrr si concentra sulla sostenibilità ambientale, c’è un grande contributo anche per i porti, basta immaginare l’elettrificazione delle banchine per ridurre l’inquinamento; senza trascurare i retroporti e l’insieme delle infrastrutture che devono facilitare la mobilità delle merci e delle persone. Il territorio è pronto a misurarsi con questa sfida”.

“Ci sono opere importanti – ribadisce Bellanova – con cui dobbiamo stare in campo con tutte le nostre energie: se non andiamo avanti nei tempi dati i soldi non arrivano. Le priorità sono la capacità di generare qualità e di investire. L’esigenza è creare lavoro e generare produttività e redditività degli investimenti, e le infrastrutture sono sicuramente un terreno formidabile di confronto, iniziativa e sostegno per il lavoro che ci aspetta”.

“Ho trovato delle istituzioni e delle rappresentanze del mondo del lavoro e dell’impresa – sottolinea il viceministro – fortemente impegnati a dare un segnale della ripartenza con progetti concreti che rispondono sicuramente ai principi di sostenibilità ambientale. La collaborazione e la capacità di superare le differenti appartenenze ha dato risultati positivi, e credo che questo territorio abbia avuto la capacità di mettersi insieme immaginando una visione per il savonese“.

Il vice ministro si è poi soffermata sulla vicenda di Funivie: Per il commissariamento dell’infrastruttura ho chiesto al ministro di agire rapidamente: dobbiamo accelerare per dare insieme le risposte. Non dobbiamo formalizzarci, tutti i ministeri devono collaborare per evitare intoppi“.

E pone l’attenzione anche ai lavoratori coinvolti dalla sospensione dell’attività: “Faremo un passaggio coi sindacati ma anche sul tema dei lavoratori, sulla base delle sollecitazioni arrivate, ci siamo attivati per individuare lo strumento più utile per dare loro un minimo di tranquillità e generare meno tensioni sul territorio. E’ importante avere uno strumento che garantisca il sostegno al reddito delle persone”.

Al centro dell’incontro con i sindacati lo sviluppo dell’area portuale, delle opere complementari alla piattaforma Vado Gateaway come la strada a scorrimento veloce e il casello di Bossarino, la crisi che riguarda Funivie per la quale i sindacati chiedono la nomina del nuovo commissario e la concessione, atti e procedure essenziali per traguardare una ripresa del settore rinfuse e della sua filiera produttiva nel savonese dopo mesi e mesi di stallo.

Sullo sfondo anche le risorse del Recovery Plan e le priorità infrastrutturali savonesi, come i tratti di Aurelia Bis, oltre alle progettualità in essere sul raddoppio ferroviario così come il “ritorno” nell’attualità delle grandi opere dell’Albenga-Predosa, come arteria autostradale alternativa per la Liguria rispetto all’A10 e alla stessa A6, infrastrutture per il porto di Savona e il trasporto su ferro delle merci, come la tratta Savona-Torino e il suo potenziamento.

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