Liguria. “Basta a limitazioni delle libertà individuali decise senza ascoltare la società”. A chiederlo è Nicola De Longis, professionista ligure con decennale esperienza nella consulenza aziendale e primo firmatario, insieme ai rappresentanti delle associazioni di settore, della proposta di legge di iniziativa popolare, presentata questa mattina alla Corte di Cassazione, per modificare l’articolo 13 della Costituzione, che punta a vietare la limitazione della libertà individuali con strumenti quali di Dpcm, atti amministrativi e Decreti legge.
“Abbiamo scelto di proporre una modifica della Costituzione – spiega De Longis – perché vogliamo che il nostro sia un atto non di sola protesta, ma proporci attivamente. Deve essere ribadito che il diritto della libertà inviolabile degli italiani non può più essere schiacciato con incuranza e incoscienza senza ascoltare l’Italia che vive, lavora e produce. Oggi qui rappresentiamo l’Italia che dice basta a questo metodo autocratico di decisione”.
“Oggi con questa proposta di legge diciamo una cosa chiara: basta a limitazioni delle libertà individuali decise senza ascoltare la società – spiega De Longis -. Solamente i firmatari di questa legge rappresentano oltre 500mila fra imprese e professionisti, più di 1 milione di famiglie per oltre 10 miliardi di fatturato. Alcuni settori sono completamente in ginocchio. Quello che vogliamo lanciare è un segnale inequivocabile: i cittadini italiani, gli imprenditori di questo paese, non accetteranno più drastiche limitazioni delle libertà e chiusure indiscriminate perpetrate tramite atti unilaterali, scelti in sale dei bottoni e senza ascoltare la società.”
“Sono convinto che in molti risponderanno alla nostra legge. Abbiamo già pronta l’adesione di altre sigle che rappresentano quasi 1 milione e mezzo di lavoratori. Si tratta di una battaglia a tutela di tutti e per questo motivo siamo fiduciosi di raccogliere a breve le firme necessarie a presentare la legge in Parlamento.”
Il testo della legge:
Al Primo Comma dell’Art. 13 della Costituzione dopo le parole «La libertà personale è inviolabile» sono inserite le seguenti «e non può essere eliminata, sospesa o limitata mediante l’utilizzo di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Atti amministrativi delle Regioni e dei Comuni, né mediante l’utilizzo dei Decreti Legge».
Alcuni dei firmatari della legge:
1 Nicola De Longis, proponente;
2 Fabrizio Licordari, presidente Assobalneari, Confindustria;
3 Paolo Bianchini, presidente M.I.O. Italia, Confindustria;
4 Luciano Zanchi, presidente Assointrattenimento, Confindustria;
5 Sabato Di Marino, direttore generale Italgrob – Federazione Italiana Distributori Horeca, Confindustria;
6 Dario Peripoli, presidente C.I.U. – Consumatori Italiani Uniti, Schio;
7 Francesco Scapin, vice presidente C.I.U. – Consumatori Italiani Uniti, Schio;
8 Dimitri Barbiero, imprenditore leader nel settore dei centri sportivi piscine e palaghiaccio.
9 Agata Mele, presidente Altrassociazione – confederata CLAAI;
10 Diego Giovinazzo, segretario generale Confimpresa;
11 Vittorio Terracciano, vice segretario nazionale Confimpresa;
12 Gabriele Savona, Assimpresa e Confederazione Confassimpresa;
13 Aldo Martina, Assimpresa