Albenga. “Mio papà soffre di diverse patologie. Inoltre accusa fortissimi dolori gli impediscono di muovere le gambe. Avevo compilato il modulo, indicando l’età, il lungo elenco dei medicinali specifici che è costretto ad assumere quotidianamente, quelli che gli vengono somministrati per diminuire il dolore e poi alla fine è arrivato il suo turno. E anche se il medico ripeteva come un mantra ‘AstraZeneca’ io non me la sono sentita di farlo vaccinare”.
È la storia di Luigi, raccontata al medico dentista e consigliere comunale Eraldo Ciangherotti che in questi giorni ha ricevuto messaggi e telefonate da tutta la provincia al numero +39 346 516 3207.
“Ha ragione Luigi, – ha dichiarato Ciangherotti. – Io stesso avevo rinunciato alla dose di AstraZeneca. Non sono malato come suo papà, ma non mi sono fidato. Come me e il pensionato albenganese sono tante le persone over 60 che hanno rifiutato di essere vaccinate. Anziani provati nel fisico e nell’animo non possono essere costretti a farsi vaccinare dopo aver letto sui giornali e sentito alla tv notizie discordanti sul quel siero”.
“L’approvazione di un vaccino (così come una nuova scoperta scientifica) richiede tempo e dati certi. Va bene che è necessario combattere contro il virus, ma sappiamo che conclusioni affrettate hanno la sfortuna di poter diventare anche sbagliate. L’incertezza e l’attesa non sono gradite e la mancanza di risposte certe viene così sostituita nella nostra mente con la risposta che quel vaccino possa addirittura farci male”.
Come superare il problema? Per Ciangherotti “bisogna trovare il modo di convincere Stato e Regione semplicemente a non imporlo. E’ un passaggio necessario soprattutto quando si tratta di persone anziane che hanno paura, che hanno dubbi e non si fidano. La libertà di poter scegliere quale vaccino farsi somministrare, senza imposizioni, credo sia un diritto inviolabile. Non credo invece sia corretto costringere le persone over 60 al gioco del lancio della moneta tra testa e croce dove ogni lancio è imprevedibile e non ci sono garanzie di successo. Giustamente chi deve essere sottoposto al vaccino preferisce rifiutarne la somministrazione e rimandare”.
“Pfizer è il tipo di siero che sembra più appropriato rispetto ad AstraZeneca nella lotta al Covid 19. L’obiettività scientifica è garantita dalle evidenze dirette. Gli effetti indesiderati con Pfizer hanno una percentuale inferiore rispetto al siero anglo-svedese. Lasciamo alle persone che devono ancora vaccinarsi la libertà di scegliere. Personalmente mi fido più di Pfizer che, a mio avviso, può dare una buona risposta, diminuendo drasticamente le possibilità di contagio da Sars-CoV-2”, ha concluso.