Lettera al direttore

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Anniversario morte di Luigi Calabresi, il ricordo di Angelo Vaccarezza

di Angelo Vaccarezza

Luigi Calabresi

Calabresi e tu Guida, assassini
se un compagno avete ammazzato
questa lotta non avete fermato
la vendetta più dura sarà»

Alle 9.15 del 17 maggio 1972, il dott. Luigi Calabresi, Commissario Capo di Pubblica Sicurezza e addetto all’Ufficio politico della Questura di Milano, fu assassinato davanti alla sua abitazione mentre stava raggiungendo la sua auto.
Un giovane a volto scoperto, gli sparo’ allontanandosi subito dopo con una macchina guidata da un complice. Il suo omicidio derivo’ dalla campagna denigratoria della quale il dott. Calabresi era stato fatto oggetto in quegli anni, perché accusato di essere responsabile della morte di Giuseppe Pinelli, esponente dei movimenti anarchici milanesi, che era precipitaro dalla finestra dell’ufficio della Questura di Milano, dove era sottoposto a interrogatorio nell’ambito delle indagini sulla strage di Piazza Fontana, alla quale le indagini avevano originariamente privilegiato la “pista anarchica”.
Le accuse rivolte al dott. Calabresi divennero sempre più martellanti e minacciose. Il movimento extraparlamentare di sinistra “Lotta Continua” in questo clima maturò l’omicidio del commissario. Ma solo sedici anni dopo, l’ex militante di Lotta Continua Leonardo Marino confesso’ di aver partecipato all’assassinio del Commissario Calabresi.
Nel 1997 con sentenza definitiva, vennero condannati anche Ovidio Bompressi, Adriano Sofri e Giorgio Pietro Stefani.
Il Commissario Calabresi è stato insignito della Medaglia al merito civile:
“Fatto oggetto di ignobile campagna denigratoria, mentre si recava sul posto di lavoro, veniva barbaramente trucidato con colpi d’arma da fuoco esplosigli contro in un vile e proditorio attentato. Mirabile esempio di elette virtù civiche ed alto senso del dovere.»
Milano, 12 maggio 2004[22].

LUIGI CALABRESI
ROMA 14 novembre 1937
MILANO, 17 maggio 1972, PRESENTE

Angelo Vaccarezza

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