Albenga. La sfida di andata del doppio confronto tra Albenga e Ligorna ha preso subito una direzione ben precisa, con i genovesi che hanno segnato tre reti nei primi 18 minuti. Poi il risultato non è più cambiato e i biancoblù si sono imposti per 3 a 0.
Alessandro Grandoni, mister della squadra bianconera, commenta: “È normale che l’inizio shock da parte nostra ha ampiamente facilitato la gara dei nostri avversari, che non li scoprivamo oggi e hanno avuto strada molto ma molto libera quest’oggi. Dispiace, perché sinceramente non lo pensavamo, speravamo di fare una gara diversa. È stato tutto troppo facile per i nostri avversari. Verso la fine del primo tempo abbiamo provato a cercare di fare un po’ qualcosa, i ragazzi sono stati encomiabili dal punto di vista della volontà e di non mollare fino all’ultimo”.
“Anche all’intervallo mi hanno assolutamente assicurato che avrebbero fatto un secondo tempo di grande orgoglio; ci abbiamo provato, ma non avevo dubbi – prosegue l’allenatore -. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi. Io di delusioni nella mia carriera da calciatore ne ho vissute tante e so in questo momento cosa stanno vivendo i ragazzi. Quindi mi dispiace per loro; adesso abbiamo l’obbligo di andare domenica prossima a fare del nostro meglio perché il nostro dovere morale sarà sicuramente questo”.
“Con un gol preso a caldo così la pecca maggiore è il fatto di aver iniziato i primi minuti in modo scioccante dal punto di vista calcistico: affrontare una squadra forte e andare subito sotto di tre in poco più di un quarto d’ora è qualcosa di impensabile. Però questo è successo, ma i ragazzi hanno dato il massimo” dice ancora Grandoni.
“Mi fa piacere che sono stati un paio di ragazzi del 2004 che ho avuto la possibilità di far giocare. Domenica dobbiamo andare a fare la nostra partita di grande orgoglio e di grande onore, al massimo delle nostre possibilità. Il calcio è talmente strano e talmente bello anche per questo: in una partita può succedere di tutto, quindi noi andremo con l’obbligo morale, soprattutto verso noi stessi, di andare a provare qualcosa che oggi sempre impossibile poter realizzare” conclude il tecnico dell’Albenga.