Lettera al direttore

Contrarietà

Un atto di responsabilità

di Danilo Bruno

comune savona

Giovedì 29 aprile in consiglio comunale approderà la vicenda dei bagni La Playa su cui siamo già intervenuti come le altre minoranze.

Ora chiediamo alla minoranza e alla parte responsabile della maggioranza (ammesso che esista ancora una maggioranza e al suo interno una parte più responsabile) di votare contro con un secco e chiaro no.

Noi crediamo infatti che lo spostamento di altre settanta cabine nella zona delle Fornaci significhi andare a ridurre gli spazi pubblici di utilizzo di uno dei litorali più belli e frequentati di Savona dove ormai cominciano a scarseggiare gli spazi pubblici mentre gli stessi non scarseggiano in altre zone come Zinola, Legino,…poiché non ha senso dire che l’equilibrio fra spiagge libere e in concessione è stato mantenuto quando evidentemente si ricollocano gli stabilimenti privati sempre nella stessa zona delle Fornaci.

Nel contempo noi crediamo poi che il no vada esteso all’ennesima colata di cemento, che sta profilandosi sul litorale di Zinola.

La destra savonese può anche fingere di credere che le due questioni non siano legate ma noi ben sappiamo che il possibile nuovo insediamento edilizio viene proposto sul fronte mare in corrispondenza di dove erano collocati i bagni La Playa.

Se dal punto di vista amministrativo le due questioni viaggiano su due binari diversi noi di Europa Verde Savona non vogliamo fare come i proverbiali struzzi e mettere la testa nella sabbia poiché da anni denunciamo il rischio pesante e presente di cementificazione,che corre il futuro lungomare di ponente con questioni ancora aperte o semi aperte come gli ex cantieri Solimano,l’area ex LIDL, l’area del Famila e così avanti dove una sola volta non abbiamo mai sentito dalla Sindaca o dall’assessore all’urbanistica o dal assessore al turismo e a ciò che capita, visto che interviene sempre su tutto e per tutto, una sola parola a favore di un waterfront rivolto alle attività sociali, del tempo libero e dell’outdoor con spiagge e magari qualche struttura ricettiva.

Per ora purtroppo in zona noi stiamo solo assistendo al recupero con soldi pubblici di Villa Zanelli in attesa della privatizzazione e a progetti futuri di possibili cementificazione.

Per questo care consigliere e cari consiglieri vi chiediamo un atto di coscienza e responsabilità verso la nostra città, che di cemento non vuole morire.

Danilo Bruno

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