Ripartenza

Coprifuoco alle 22, Costa in visita a Savona: “Capisco le esigenze, ma serve gradualità per la ripartenza”

"Record vaccinazioni per over 80 e fragili, così proteggiamo gli ospedali. Ora serve responsabilità dei cittadini"

Savona. “Allungare di un’ora il coprifuoco dalle 22 alle 23 poteva essere un’opportunità ma non è stato possibile. L’importante è ripartire. Draghi ha detto che ci sarà un monitoraggio dei dati e già a metà maggio faremo il punto della situazione sperando di avere un quadro migliore che ci permetta di portare il coprifuoco alle 23. Questa era un’aspettativa legittima ma bisogna partire dal presupposto che ci troviamo di fronte a un periodo di aperture graduali”.

A dirlo è il sottosegretario ligure alla Salute Andrea Costa, giunto in visita a Savona questo pomeriggio, che commenta sulla decisione del Governo di non variare l’orario del rientro a casa.

C’è chi dice che ci siano pochi controlli in città: “Dico che dobbiamo garantirli – risponde Costa -. Non è giusto che ci sia chi non rispetta le regole a dispetto di chi le rispetta. Bisogna mettere in campo degli sforzi per garantire i protocolli e le regole. Ci auguriamo un senso di responsabilità da parte dei cittadini e siamo convinti che ci sarà“.

Ma un commento è stato espresso anche sul rapporto tra Stato e Regioni: “L’importante è essere tutti uniti verso lo stesso obiettivo – ci tiene a dire Andrea Costa -. Non fa bene vedere che ci siano differenti visioni. Mi auguro che anche su questo fronte si arrivi a dei toni di condivisione per sconfiggere il Covid, possibile solo se ognuno fa la sua parte”.

Per Costa e il Governo priorità è data al rientro a scuola in presenza: “Per tanti ragazzi la scuola è inclusione sociale oltre che istruzione. Noi pensiamo a un ritorno graduale in aula in sicurezza e il governo deve quindi investire in questa direzione. Abbiamo avviato anche un piano per risolvere il problema del trasporto e abbiamo trovato un’intesa” aggiunge.

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E ancora: “Fragili e anziani sono coloro che più perdono la vita a causa del Covid e non possiamo sottrarci a questa responsabilità morale, con ospedali e terapie intensive ancora pieni è necessario arrivare a un’inversione di tendenza, ma subito dopo credo che la politica possa e debba fare una riflessione su come mettere al sicuro chi garantisce la continuità dei servizi in questo Paese”.

Un concetto che riprende in parte le dichiarazioni fatte dal commissario all’emergenza Francesco Figliuolo. “Da lunedì inizia una fase nuova – prosegue -. Credo che questo sia il segnale che aspettavamo da tempo. Siamo consapevoli che per quanto riguarda certi settori c’è ancora tanta difficoltà, molta crisi. Per questo c’è bisogno nelle prossime settimane anche in base al quadro epidemiologico e delle vaccinazioni, se possibile, di allentare e aprire ancora di più”.

Grande attenzione sul fronte vaccini: “Ieri abbiamo raggiunto le 370mila dosi giornaliere. E’ un record che ci porterà con buone possibilità ad aperture più ampie e maggiori possibilità. Ci stiamo avvicinando alla copertura totale della vaccinazione degli over 80 e dei soggetti fragili. I dati dei decessi ci dicono che le più colpite sono proprio queste categorie. Deve essere infatti messo in sicurezza chi rischia di andare in ospedale e in terapia intensiva” conclude.

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