Storture

Sì a pranzi in autogrill e viaggi all’estero, ma grigliate limitate: tra paradossi e contraddizioni, ecco cosa si può fare

Sì anche al viaggio in auto per visitare i parenti, ma niente scooter per andare a fare sport

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Foto d'archivio

Liguria. È un atteggiamento disincantato (per usare un eufemismo) quello con cui la stragrande maggioranza dei liguri sta vivendo il susseguirsi di decreti, ordinanze e faq che scandiscono la vita di tutti noi da oltre un anno. E che, fra l’altro, richiedono spesso competenze più ingegneristiche che giuridiche per incrociare e sovrapporre i provvedimenti emanati ai diversi livelli.

E se in parte, a un anno dall’inizio della pandemia ci siamo abituati, le improvvise micro-modifiche che vengono introdotte ogni tot tengono la mente allenata ma gettano nel dubbio e nello sconforto i meno avvezzi. Detto che le norme vanno rispettate, non solo per evitare le multe ma anche per dare tutti quanti un contributo per uscire – si spera presto – da questa pandemia, è evidente che questo aggrovigliarsi di norme porti con sé storture che dal punto di vista del buon senso stridono con gli obiettivi che che si vorrebbero raggiungere.

Ecco le principali che riguardano proprio questo fine settimana di festa:

– Posso pranzare in autogrill a Savona, Varazze e Ceriale, ma la grigliata di Pasquetta? Solo in giardini privati 
È uno dei paradossi del nuovo decreto che consente di pranzare in autogrill, e non solo in autostrada, ma non in case di campagna vuote. Esempi simbolo sono gli autogrill di Savona, all’esterno del casello, diventato una sorta di “punto di riferimento” per i savonesi che devono partire o tornare (“appuntamento dall’autogrill del casello”), quello di Varazze accessibile tramite una scaletta anche dall’Aurelia, all’altezza dei Piani d’Invrea (tra Varazze e Cogoleto), e, infine, quello di Ceriale, anch’esso raggiungibile da una entrata esterna all’autostrada. Ma, allo stesso tempo, a Pasqua sono vietati i picnic all’aperto, quindi scordiamoci la coperta da stendere sull’erba, il termos di caffè e la parmigiana portata da casa per una sosta su un prato. Vietato sostare nelle aree attrezzate per la tradizionale grigliata. A fare il barbecue potranno essere solo i fortunati che hanno un giardino privato e potranno invitare al massimo due persone non conviventi (più figli ecc…)

– Posso andare in auto a trovare amici o parenti dalla Spezia a Ventimiglia, ma non posso prendere lo scooter per andare a fare una passeggiata nei boschi
Sì perché solo per il week end di Pasqua (così come era già accaduto a Natale) la zona rossa nazionale viene mitigata dalla possibilità di far visita e andare quindi a pranzo casa di amici o parenti a patto che a muoversi siano massimo due persone (più due figli under 14 oppure persone disabili conviventi). Quindi potenzialmente possiamo trovarci a pranzare magari al chiuso e senza mascherina anche in 8-10 persone (a seconda di quante persone risiendono nell’abitazione dove ci recheremo) ma non posso prendere nessun tipo di mezzo a motore per spostarmi con l’obiettivo di fare una passeggiata nel verde.

– Posso andare sui monti e nei boschi, ma solo a piedi o in bicicletta
Se gli sportivi sono stati parecchio bersagliati nella prima ondata della pandemia (non si può non ricordare quanto lo sport nazionale della scorsa primavera fosse la ‘caccia al runner’) questi ultimi decreti consentono a chi vuole praticare sport all’aria aperta discreti margini di libertà. E se questa è certamente un’ottima notizia visto che lo sport è salute e in questo periodo ce n’è parecchio bisogno, non tutti possano improvvisarsi maratoneti, ultratrailer o emuli di Bartali. Ma, per chi ha (molto) buone gambe capaci di macinare decine di km, le possibilità non mancano perché anche in zona rossa è consentito nella pratica di attività sportiva che implichi uno spostamento (come la corsa o la bibi) anche “entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

C’è però chi, come il Comune di Albisola, ha deciso di chiudere totalmente passeggiata, spiagge e sentieri nel periodo pasquale, fino a martedì compreso.

– Posso andare a pranzo fuori a casa di amici ma non nella mia seconda casa vuota, nemmeno in giornata
Chi è in cerca di un po di aria buona e magari dispone di una casa in campagna con giardino nell’entroterra non ci potrà andare questo fine settimana nemmeno se la casa è disabitata e ci si vuole andare giusto per il barbecue di Pasquetta. Lo vieta espressamente l’ordinanza della Regione Liguria. Nella seconda casa anche i liguri possono andare solo per motivi di urgenza, per esempio un guasto da riparare che non può attendere. Mentre, come abbiamo visto posso andare a casa di amici che abbiamo un giardino perché lo consente il decreto del governo e su questo aspetto la Regione Liguria non è intervenuta. La Regione Liguria beninteso non è l’unica ad aver emanato un’ordinanza sulle seconde case ma per esempio il nostro vicino Piemonte vieta le seconde case ai non residenti nella regione per il week end di Pasqua ma consente gli spostamenti tra i residenti del Piemonte.

– Posso andare nella mia seconda casa a Livigno o sul lago di Como
La Regione Lombardia è in effetti rimasta l’unica tra quelle confinanti con la Liguria a non aver introdotto alcun divieto per le seconde case. Quindi i liguri che hanno una seconda casa sui monti o fra i laghi lombardi potranno approfittarne.

– Posso andare davvero andare all’estero a Pasqua
Sì purché il Paese scelto rientri nell’elenco dei Paesi in cui ci si può recare anche per turismo. Basta arrivare all’imbarco con un tampone negativo. Il problema sta al rientro: occorre ripartire con un tampone fatto al massimo nelle 48 ore precedenti il viaggio di rientro e all’arrivo in Italia, indipendentemente dall’esito del tampone, è obbligatorio sottoporsi a 5 giorni di quarantena.

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