Pietra Ligure. L’annuncio di oggi di nuovi e cospicui fondi da parte di Inail per l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è l’ultimo capitolo di una lunga storia che riguarda il nosocomio pietrese, Dea di II Livello, una storia ultradecennale di idee, progetti, iter amministrativi e altro ancora per definire un percorso in grado di traguardare la realizzazione di una struttura sanitaria più moderna e funzionale rispetto all’attuale assetto, ormai datato e vetusto rispetto alle esigenze sanitarie attuali.
I primi input risalgono al 2010, poi la svolta decisiva con una presentazione ufficiale da parte del sindaco Luigi De Vincenzi di un progetto basato sull’alienazione di alcune aree necessarie a finanziare l’opera di un nuovo nosocomio a struttura unica o monoblocco: gli iniziali atti amministrativi prevedevano infatti il mantenimento della zona ospedaliera a levante dell’attuale chiesa del Santa Corona, con u aumento del 20% per le volumetrie che saranno sottoposte a ristrutturazione.
Un progetto sottoposto all’attenzione dell’allora giunta regionale Burlando e dell’assessore alla sanità Claudio Montaldo, con una serie di analisi urbanistiche e tecniche, oltre che valutazioni sotto l’aspetto sanitario e di funzionalità complessiva dell’ospedale. Inoltre, era partito anche l’iter relativo allo studio di fattibilità del nuovo nosocomio, sia sotto l’aspetto planimetrico quanto per il piano economico-finanziario.
Tra i punti chiave del layout progettuale il collegamento tra i padiglioni 17° e 18° con quello chirurgico e interventi sui volumi occupati dalle porzioni di ospedale abbandonati e fatiscenti.
Il sindaco De Vincenzi auspicava di concludere la pratica entro la fine del suo secondo mandato, nel 2014, ma alla fine si è andati oltre le tempistiche auspicate nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale pietrese.
Successivamente la battuta d’arresto con l’arrivo della nuova giunta regionale guidata da Giovanni Toti nel 2015 e con l’assessore regionale Sonia Viale, che aveva bocciato la prospettiva progettuale ritenendola di difficile attuazione e con criticità sotto l’aspetto di risorse a disposizione. Nonostante l’intoppo il progetto è sempre rimasto “vivo”, spinto anche dal nuovo sindaco pietrese Dario Valeriani e da nuove delibere di giunta e Consiglio comunale, con la richiesta di un nuovo ospedale ritenuto essenziale per l’assetto sanitario ligure e del ponente. Da questo punto di vista non sono mancate forti schermaglie in Regione tra l’assessore Viale e il consigliere di minoranza Luigi De Vincenzi che anche dai banchi dell’opposizione regionale non si era arreso al suo progetto, o quanto meno ad un piano di ristrutturazione adeguato per l’ospedale Santa Corona.
Poco prima della fine del primo mandato dell’amministrazione regionale arriva un’altra svolta, con l’annuncio di 60 mln di euro a disposizione per un progetto di restyling complessivo dell’ospedale pietrese, confermato da Toti e dalla Viale durante una delle visite al Santa Corona. Anche con il secondo mandato di Toti in Regione la ristrutturazione è stata confermata nell’ambito degli investimenti per l’edilizia sanitaria. La stessa Asl2 savonese aveva dichiarato di essere al lavoro su un progetto di massima per il Santa Corona, con un finanziamento al 95 per cento dallo Stato e al 5 per cento dalla Regione Liguria. Per quanto riguarda l’iter in corso la procedura è rimasta poi al vaglio del Cipe. Inoltre, un possibile canale per le risorse era stato individuato anche nel piano regionale sul Recovery Fund per quanto riguarda il settore sanitario.
Infine l’annuncio di oggi: 85 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale di Pietra Ligure messe a disposizione dai programmi Inail, che consentono di contribuire alla realizzazione di opere pubbliche di interesse sanitario e confermate dal Dpcm del 4 febbraio 2021.
Se siamo o no in dirittura d’arrivo, con un pacchetto sicuro di 145 mln di euro, lo sapremo a breve, quando si dovrà concretizzare il progetto esecutivo e definitivo di restyling con tutte le opere e gli interventi previsti.