Pietra Ligure. La scorsa settimana l’annuncio di 85 milioni di euro da parte di Inail per la riqualificazione del Santa Corona, che in aggiunta ai 60 milioni già stanziati lo scorso anno dalla Regione Liguria, fanno un totale di 145 milioni da utilizzare per il restyling del nosocomio. Una notizia ben accolta dal circolo Pd di Pietra Ligure che, però, dice di voler mantenere la più assoluta cautela a causa di alcune ragioni pratiche, quali i problemi organizzativi e la carenza di personale.
“Crediamo innanzitutto che il vero rilancio di una struttura ospedaliera debba passare principalmente attraverso le professioni sanitarie, le cure, i servizi e le prestazioni erogate alla popolazione del territorio – evidenzia Silvana Mazza, segretaria del circolo – Cosa di cui il nostro ospedale è stato capace di fare per decenni, con professionalità di altissimo profilo ma che oggi, a causa di un inesorabile declino, non è più in grado di garantire”.
“Gli argomenti e le criticità sul tavolo – prosegue – sono piuttosto evidenti e confermano un trend negativo, soprattutto negli ultimi anni. Il recente spostamento del cosiddetto ‘punto nascite’ ne è l’ennesima conferma. Tra le tante problematiche, registriamo ancora oggi come questa amministrazione regionale non abbia provveduto alla nomina dei primari di ruolo (almeno una decina) ricorrendo sistematicamente all’istituzione del ruolo di facente funzioni, limitando al minimo i concorsi e le assunzioni (spesso a termine)”.
“A questo si aggiungerà, fra pochi mesi, il pensionamento del primario di Rianimazione e di un altro stimato professionista della stessa struttura – annuncia Mazza – Ci chiediamo se e quando queste figure verranno rimpiazzate e se questo verrà fatto in tempi ragionevoli. La ben nota carenza di medici anestesisti si aggraverà ulteriormente con le dimissioni rassegnate da uno o forse più specialisti i quali, lascerebbero il nostro ospedale a causa di condizioni di lavoro rese sempre più difficoltose. Questo potrebbe riportarci ad una situazione già vissuta nel recente passato con la drastica riduzione dell’attività operatoria o, peggio, alla soppressione di molte sedute programmate, garantendo a fatica gli interventi in urgenza. Attività questa che potrebbe minare la sopravvivenza dello stesso DEA di secondo livello”.
Problemi che secondo il circolo Pd si riversano anche sulla situazione del Trauma Center, che “opera assolvendo alle criticità di altre provincie (Imperia nella fattispecie) e presenta ormai da tempo segnali di sofferenza legate all’organizzazione e alla carenza di personale qualificato. Il servizio viene garantito grazie alla professionalità e alla abnegazione dei suoi operatori”.
Ma non solo, ad influenzare e contribuire a questa situazione anche una serie di problemi di carattere provinciale tra di loro correlati. “Il pasticcio delle privatizzazioni degli ospedali di Cairo e di Albenga ha fatto sì che non si sia potuto ancora delineare un assetto preciso delle 4 strutture sul nostro territorio – sottolinea Mazza -. Non si capisce quindi a quali funzioni queste debbano assolvere e quale ruolo avranno in futuro. Santa Corona anche per questo sta vivendo una situazione di forte incertezza con alcuni dei suoi reparti legati ad un equilibrio sempre più fragile e precario”.
“Va tenuto conto inoltre che l’iter progettuale, programmatico e attuativo per la costituzione di una nuova struttura ospedaliera, necessita di tempi tecnici lunghi e complessi (del tanto annunciato ospedale di Taggia se ne parla da almeno cinque anni e nulla ancora è stato fatto). Questo rappresenta per noi un ulteriore elemento di forte preoccupazione e vorremmo che, nel frattempo, arrivassero segnali incoraggianti per un effettivo rilancio del nostro ospedale” conclude.