Lettera al direttore

Spiegazioni

Rialto “orfana” di finanziamenti per il dissesto idrogeologico fotogallery

Lettera al sindaco sul mancato arrivo di risorse per le frane sul territorio

frane rialto

Rialto. I comuni dell’area finalese hanno ricevuto una serie di cospicui finanziamenti regionali per il riassetto territoriale, soprattutto per rimediare alle molte situazioni idrogeologiche pericolose in conseguenza degli eventi franosi verificatisi negli ultimi 2-3 anni.

Abbiamo anche constatato che tra i comuni dell’entroterra finalese gli unici che nulla hanno ricevuto sono stati Rialto e Orco Feglino. Ci chiediamo perché, visto che la situazione idrogeologica del territorio di entrambi i comuni, ma soprattutto di Rialto, è tutt’altro che buona.

Vorremmo quindi sapere se la domanda per ottenere i fondi regionali è stata presentata e, in caso contrario, sapere quali sono i motivi della scelta di non presentarla.

È un fatto noto a tutti i rialtesi che nel nostro territorio sono attualmente in situazione pericolosa molti tratti delle strade comunali e che alcuni sono chiusi, in attesa di lavori di ripristino. Se ci sarà una nuova alluvione, come quella del novembre 2019, la viabilità di molte di queste strade è fortemente a rischio.

Al momento le principali situazioni problematiche in atto sono le seguenti:
• strada provinciale, dopo il tratto riparato: cedimento, evidenziato da crepe nell’asfalto;
• strada per la borgata Scotti (chiusa per delibera sindacale): due cedimenti;
• via Regina Margherita, 20 metri dopo l’incrocio con la provinciale: cedimento;
• via Melogno, andando verso Piazza Alpina: due cedimenti;
• strada per Ca’ di Osci (chiusa per delibera sindacale): frana in atto, sia a valle della strada, sia a monte;
• strada per Vene: spanciatura a valle del muro di sostegno della strada, con evidente pericolo di crollo di un pezzo della strada;
• strada per Berea (chiusa per delibera sindacale): frana in atto.

Proprio a proposito della gestione del territorio, vorremmo essere informati anche su alcune altre questioni.

Anzitutto vorremmo sapere quali sono le prospettive di gestione del vivaio forestale, al momento chiuso. L’ipotesi di organizzarvi un “parco avventura”, appoggiato alla struttura ricettiva e tale da garantire anche un adeguato ritorno economico al suo gestore, ha fatto passi avanti, dopo la manifestazione di interesse che era fatta da un’impresa del settore tempo fa? La struttura ricettiva, se adeguatamente gestita, potrebbe anche essere una tappa dell’Alta via dei molti liguri, al cui sviluppo la regione è interessata: pensate di prendere iniziative in proposito?

Il territorio rialtese si presta molto bene alla pratica della bicicletta da montagna, sia per salita e discesa, sia per sola discesa, il cosiddetto downhill, ed è molto frequentato al tal fine. Si pensa di fare qualcosa per regolamentarlo, in accordo con gli altri comuni del comprensorio finalese interessati al fenomeno e con gli operatori economici del settore?

La cura del territorio necessita anche della presenza di un operaio del comune, che svolga i lavori di piccola manutenzione, soprattutto se urgenti: dopo che Mauro Zelatore è andato in pensione, vorremmo sapere se è stata avviata la procedura per assumere entro tempi ragionevolmente brevi un nuovo operaio e, in caso contrario, se si ha intenzione di avviarla.

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