Celebrazioni

Il Covid nemico come il nazi-fascismo, resistere per tornare alla piena libertà fotogallery

Toti: "Oggi come allora stiamo per riacquisire la nostra libertà"

25 aprile 2021, le celebrazioni a Genova

Liguria. Il Covid un nemico come il nazi-fascismo e oggi come allora “siamo in guerra”, “resistere” per tornare ad essere liberi e riprenderci la nostra vita: è il messaggio di questo 25 Aprile, una Festa della Liberazione nel segno, ancora, dell’emergenza sanitaria e, forse, per questo, ancora più denso di significato nei suoi valori e nella sua memoria, storica e politica.

L’occasione dedicata al valore dei partigiani le cui gesta e la cui resistenza possono diventare una strada ispiratrice proprio in questi momenti difficili ha visto diverse iniziative organizzate nel savonese che, nonostante il divieto alle manifestazioni in presenza, hanno celebrato l’anniversario con omaggi ai caduti della Resistenza e ai Martiri: un momento di riflessione e di scambio con le giovani generazioni a cui trasmettere il ricordo dei valori che hanno guidato i combattenti per la libertà e per la costruzione di una Nazione democratica.

L’auspicio, inoltre, è che si abbia la stessa forza e determinazione nella ricostruzione e nella ripartenza, come avvenne nel dopoguerra.

“Credo che mai come oggi si possa comprendere fino in fondo il significato di libertà che è intrinseco a questo giorno“. Così il presidente della Liguria Giovanni Toti a margine delle celebrazioni del 25 aprile a Genova dove quest’anno ha presenziato anche la ministra della Giustizia Marta Cartabia.

La libertà delle piccole cose che quando c’è viene data per scontata e quando non c’è più diventa un bene prezioso. La faccia di un amico, il potersi spostare, la libertà economica. Oggi come allora siamo alla vigilia di un momento importante di riacquisizione della nostra libertà”, ha commentato Toti.

“Oggi come allora siamo alla vigilia di sfide altrettanto importanti, quella della ripresa e quella del benessere, perché la libertà non è solamente le libertà individuali ma la possibilità di poter fare il proprio lavoro e vivere di esso. Sono contento che ci sia qua un ministro che rappresenta un governo di cui fanno parte, oggi come allora, tante forze politiche diverse ma tutte unite nello sforzo di far ripartire questo Paese”, ha concluso il governatore.

Il presidente, insieme alle altre autorità, ha partecipato alla cerimonia al teatro Carlo Felice prima del concerto.

E da Savona ecco le parole del sindaco Ilaria Caprioglio: “Momento di raccoglimento al fine di ricordare coloro che, attraverso il loro sacrificio, conquistarono la libertà e la democrazia rinunciando alla propria vita per il bene della Comunità. Quella stessa comunità oggi fortemente condizionata da oltre un anno di pandemia che ne ha compresso i diritti inviolabili come quelli al lavoro e allo studio; ma siamo consapevoli che non può esistere la Democrazia, ricevuta in dote da uomini e donne che misero a rischio la propria vita per un orizzonte di libertà, senza un radicato senso di appartenenza che costituisce il collante di una Nazione”.

“Custodiamo gli insegnamenti dei Padri costituenti per affrontare, con impegno e coraggio, le nuove sfide al fine di uscire dalla grave crisi economico-sociale che è conseguita all’emergenza sanitaria ancora in corso”.

“La “capacità negativa”, termine coniato dal poeta inglese John Keats, potrebbe indicarci una modalità di azione tesa, davanti all’attuale crisi e incertezza, a trovare soluzioni nuove in rottura con schemi consuetudinari superati volti a ripristinare situazioni che, ormai, non appartengono né al nostro presente né al nostro futuro”.

“Affrontiamo questa nuova sfida con lo spirito di servizio che scaturisce dal sentirsi parte attiva di una comunità, verso la quale si è legati e verso la quale si hanno obblighi che, come teorizzava Aristotele, rendono le persone veramente libere. Ognuno sarà chiamato a fare la propria parte con senso di responsabilità e con un forte senso della storia, al fine di rispettare la memoria di coloro che si furono sacrificati per tutti noi” conclude il sindaco savonese.

E il 23 aprile, nel campo di concentramento di Flossenbürg, è stato ricordato è stato ricordato Andrea Schivo, villanovese proclamato Giusto fra le nazioni con un momento commemorativo davanti alla targa a lui dedicata.

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